NonSoloRiciclo: il portale sul fai da te, il riciclo creativo e molto altro…

La creatività non ha confini e il video che proponiamo oggi ne è la prova. Ci sono articoli di uso quotidiano realizzati per un unico, semplice scopo… e giustamente ci limitiamo ad impiegarli secondo “istruzioni”.

Poi ci sono alcune menti che proprio non riescono a vedere le cose così come le vede chiunque altro. Occhi capaci di trasformare un oggetto comune e costruirci qualcosa di totalmente diverso partendo, ad esempio, da una semplice cannuccia!

Il tutorial di oggi vede come materiale principale per un’incredibile trasformazione proprio le cannucce.

Le classiche cannucce in plastica tanto amate dai bambini per consumare praticamente ogni sostanza liquida. A volte se acquistano così tante per non rimanere senza, fino al momento in cui i nostri bambini si alzano e decidono di bere come gli adulti!

A quel punto ci ritroviamo con qualche pacco di cannucce che non useremo mai… a meno che non abbiamo in mente di ricavarci, ad esempio, un portabracciali!

Ehm… forse avete perso il passaggio in cui si spiega come delle cannucce in plastica possano trasformarsi in un astuccio portabracciali?

Non temete, perché tutto è illustrato nel video tutorial qui riportato. Volete un indizio di come sia possibile una cosa del genere? Le cannucce sono in plastica… e la plastica è un materiale capace di sciogliersi, giusto? Ecco, ora siete sulla giusta strada.

Per realizzare questo particolare astuccio serve poco occorrente: cannucce, colla a caldo, un cartoncino. La sua creazione è semplice ma è importante che ci si metta al lavoro con la calma necessaria per eseguire tutti i passaggi senza cadere in errore (un’eventualità comunque recuperabile).

Una volta terminata la prima fase, che implica l’uso del ferro da stiro, possiamo coinvolgere anche i più piccoli per regalare a loro qualche momento di creatività in compagnia. Oltre ad essere un portabracciali, l’astuccio può essere anche “prestato” per la scuola come portapastelli e altri piccoli accessori.