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Manila Nazzaro ha avuto una toccante intervista a Storie Italiane di Eleonora Daniele nel pomeriggio di oggi, lunedì 23 settembre.

Una “toccante intervista ” perché l’ex Miss Italia ed attuale speaker di Radio Zeta ha affrontato due argomenti dolorosi. Parliamo della malattia alla tiroide (il morbo di Basedow) che ha rivelato di avere nel 2014, e la separazione dal marito, l’allenatore Francesco Cozza, padre dei suoi due bambini.

Per quanto riguarda il grave problema di salute, Manila ha dovuto sottoporsi a un delicato intervento, a seguito del quale si è ritrovata completamente senza voce. Ora ce l’ha diversa da prima.

In quel drammatico periodo ha avuto vicini soltanto i genitori e si è resa conto che “l’uomo che avevo accanto non mi era accanto per niente”. “E’ stato egoista e non si è reso conto che io avevo bisogno d’aiuto”, ha aggiunto.

La reginetta di bellezza 1999, in lacrime, ha raccontato di aver vissuto il matrimonio come i suoi genitori: credendoci, anche dopo la separazione. “Per me è stato un vero e proprio lutto”, si è sfogata.

Invece, per il marito, il matrimonio era “basato su fondamenta diverse dalle mie”. L’ex showgirl ha osservato che si può tradire in molti modi e nel caso della sua unione con Francesco, “è stato tradito il desiderio di stare insieme”.

Lei si è trovata sola con due bambini, a cui ha dovuto fare da madre e da padre. Il dolore l’ha molto cambiata e alla fine si è accorta di stare meglio da sola.

Così si è chiuso il suo matrimonio, durato 12 anni (dal 2005 al 2017). Ora all’ex Miss Italia rimangono i figli, Francesco Pio, 13 anni, e Nicolas di quasi 8, .

Ha però accanto anche un’altra persona. Si tratta dell’ex calciatore e attualmente dirigente sportivo Lorenzo Amoruso.

Di lui la speaker radiofonica dice che è paziente e vuole bene anche ai suoi bambini. “Sarebbe un papà fantastico”, ha aggiunto.

Lui vorrebbe sposarsi, ma Manila è ancora in attesa di divorzio. Per adesso rimane a vedere quel che succederà.

Tuttavia dice che quando la vita ci offre una seconda possibilità, “abbiamo la responsabilità di provarci ancora di più”.