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È uno degli incubi peggiori di un genitore. Vai al mare o al centro commerciale e all’improvviso non vedi più il tuo bambino. Il cuore comincia ad andare a mille e l’ansia fa presto a trasformarsi in panico, anche perché al giorno d’oggi con tutti i pazzi che girano a piede libero non sai cosa puoi aspettarti…

 

Qui di seguito ti offriamo un paio di consigli pratici che ti possono servire ad affrontare questa angosciosa situazione. Li ricaviamo da un episodio che è successo realmente a una mamma britannica.

Lucinda, la mamma, era in vacanza con la famiglia a Bournemouth, una città di mare nel Sud dell’Inghilterra. Quel giorno era a passeggio sul lungomare col piccolo Jake, quattro anni. Mamma e figlio si tenevano per mano in mezzo alla calca durante un evento che si teneva sulla spiaggia.

A un certo punto Lucinda si fermò davanti a una bancarella per dare un’occhiata alla mercanzia e nel fare ciò lasciò per un attimo la mano del piccolo.

Quando la protese di nuovo per stringere la manina di Jake, lui non c’era più. Sulle prime lo spavento fu quasi paralizzante, ma Lucinda si impose di stare calma e di agire nella maniera più razionale possibile. Innanzitutto prese a chiamare Jake a voce alta, confidando nel fatto che il bambino non si sarebbe mai allontanato di molto senza la mamma.

 

In seguito la donna attirò l’attenzione di un soldato che faceva servizio di sorveglianza sulla spiaggia. Gli spiegò quel che era successo e quello insieme a un suo commilitone si unì alle ricerche del bambino. Tutti e tre si misero a girare per il lungomare urlando “Cerchiamo un bambino piccolo. Ha quattro anni, indossa una maglietta rossa ed è biondo. Qualcuno lo ha visto?”

La rapidità con cui Lucinda e gli altri si misero in moto e il fatto che seppero comunicare alle altre persone in maniera semplice ed efficace alla fine si rivelarono essenziali.

Un quarto d’ora dopo infatti ritrovarono Jake da un’altra parte della spiaggia. Il bambino raccontò che non ci era arrivato da solo, ma che ce lo aveva portato un uomo che gli aveva promesso di fargli vedere un vero aeroplano.

Le urla di mamma e soldati avevano quasi certamente spaventato l’uomo, che se l’era data a gambe.

In conclusione, le due regole auree per affrontare questo incubo sono calma e rapidità. Bisogna in altre parole non farsi prendere dal panico e soprattutto reagire con grande rapidità.