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Sempre più persone scelgono di passare le festività e le ferie lontani da casa. Spesso si parte per un viaggio, per un fine settimana in montagna o, quando arriva l’estate e il bel tempo, per qualche giorno di relax e sole in una località balneare.

Prima di uscire di casa dobbiamo controllare e ricontrollare di aver preso tutto l’occorrente per i giorni che seguono… ma non solo, perché il pensiero costante va alla stessa casa, costretta a rimanere “sola”. Durante questo periodo, anche se breve, può accadere di tutto, ma ciò di cui dobbiamo realmente preoccuparci sono dei piccoli guasti tecnici che, a causa della nostra assenza, possono procurare fastidiose conseguenze di fronte al mancato intervento.

Tra le eventualità da prendere in considerazione vi sono i blackout nonché il classico “scatto del contatore”. In questo caso, se siamo a casa, questa evenienza non costituisce un grande problema dal momento in cui possiamo intervenire immediatamente o al massimo dopo qualche ora, quando rientriamo a casa.

Cosa accade, però, se siamo del tutto assenti e il blackout causa lo scongelamento e, una volta tornata la corrente elettrica, il conseguente congelamento dei cibi? È noto a tutti che, una volta scongelati, gli alimenti dovrebbero essere consumati, perché il continuo passaggio da uno stato all’altro, da una temperatura estrema all’altra, risulta nociva per l’alimento.

Per sapere se gli alimenti hanno subito danni a causa di eventuali blackout è possibile mettere in pratica questo fantastico trucco: inseriamo un tazza piena di acqua nel freezer o congelatore e, quando il liquido sarà ghiacciato, poggiamovi sopra una monetina.

Se va via la corrente per un lungo periodo, il ghiaccio si scongela, diventa liquido e la moneta cadrà sul fondo. Se invece troviamo la moneta lì dove l’abbiamo lasciata, vuol dire che nessun blackout ha intaccato lo stato degli alimenti contenuti nel congelatore.