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A volte, qualcuno ripete che una buona madre diventa inutile, dopo un po’. Perché si dice così? Perché noi donne siamo destinate a diventare delle mamme inutili? Crescere un figlio non è facile, in nessun caso.

Che sia collaborativo o meno, un figlio è una persona nuova. Sì, abbiamo contribuito alla sua nascita, ma ha una sua personalità, un suo carattere. Possiamo insegnargli dei valori preziosi, possiamo contribuire alla sua educazione e formazione. Ma alla fine si formerà proprio come è nato per essere.

Agli inizi, l’apporto delle mamme e dei papà è essenziale. Un neonato ha bisogno dei genitori, un bambino ha bisogno dei genitori. Poi, inizia la fase ultima, la più difficile. L’adolescenza. In questa fase, l’insegnamento delle mamme daranno i suoi frutti: i figli cominceranno a camminare sulle proprie gambe…

E non avranno più bisogno né delle mamme né dei papà.

Perché una buona madre diventa inutile…

Ma davvero una madre diventa inutile quando comincia la fase dell’adolescenza, per poi sfociare nella vita adulta? Davvero dare dei buoni insegnamenti, alla fine, ci si ritorcerà contro, perché i nostri figli non avranno più bisogno di noi?

Be’, non è detto. Perché i figli toneranno sempre dai genitori, prima o poi. Potremmo definirlo un bisogno fisiologico. I genitori sono il faro nella notte, il porto sicuro quando il mare è in tempesta. Ed è questo che, alla fine, impareremo dai nostri figli.

Nessuna madre diventa davvero inutile. Anzi, sapere che abbiamo cresciuti dei figli responsabili, in grado di pensare a loro stessi, di non mettersi nei guai e di avere una vita normale e tranquilla dovrebbe essere un vanto.

Dovrebbe farci capire che siamo state delle madri forti, in grado di fortificare la radice dell’albero, ovvero i nostri figli.

E, alla fine, tutte le mamme ci saranno sempre per loro.