Vi siete mai domandati che succederebbe se a un certo punto smettessimo di lavare i nostri abiti?

Diciamo che il pensiero non è dei più piacevoli. Come minimo i nostri abiti alla lunga diventerebbero una coltura di batteri e puzzerebbero a più non posso.

Va detto però che alcuni capi di vestiario sembrano essere più esposti a questa fine di altri, e vengono subito in mente mutande e pedalini…

Se non lavati, questi capi non offrirebbero di sé un grande spettacolo, ed è il minimo che si possa dire, proprio perché è in quelle zone del corpo che si concentrano i germi, anche a causa dell’ambiente caldo e umido particolarmente favorevole al loro proliferare.

Altri indumenti invece pare possano sopportare periodi più lunghi senza passare in lavatrice. Per esempio i blue jeans.

Quanto spesso dobbiamo lavare i nostri abiti? Ecco cosa ci spiegano gli esperti.

Rachel McQueen della Università dell’Alberta, in Canada, ha “costretto” un suo studente a indossarne un paio per quindici mesi filati, senza mai lavarli ovviamente.

Quando, dopo quasi un anno e mezzo, è andata a testare il livello dei batteri presenti sul tessuto, ha scoperto che ce n’era una quantità più o meno paragonabile a quella che si può rintracciare su un paio di pantaloni portati per solo tredici giorni.

Il segreto di così pochi batteri? Lo studente si era cambiato le mutande tutti i giorni, riducendo così drasticamente la concentrazione di microorganismi.

L’odore però è tutta un’altra storia, perché gli abiti assorbono anche l’odore dei corpi e se non vengono lavati per un po’ alla fine “si sente”. A naso, e non è un modo di dire.

Infine mette conto di avvertire circa le lenzuola. Noi tutti perdiamo all’incirca 40mila cellule morte al giorno. Questi frammenti di pelle vanno a finire per lo più tra le lenzuola, dove diventano terreno di “pastura” per gli acari.

È per questo che le lenzuola andrebbero cambiate almeno una volta la settimana.