Zygmunt Bauman (1925-2017) è stato un filosofo e sociologo polacco molto influente sulla scena intellettuale europea degli ultimi anni.

Nei suoi lavori ha spesso toccato temi come l’identità, le relazioni e i sentimenti. In un’epoca che sempre più privilegia le relazioni personali immateriali, quelle cioè che si realizzano online, Bauman sottolineava invece l’importanza del contatto diretto, fisico, tra le persone.

Il filosofo veniva da un’epoca e da un’esperienza di vita in cui le parole “finché morte non vi separi” potevano avere ancora un senso e anzi erano per lo più prese sul serio.

Oggi sono davvero pochi quelli che si avventurerebbero a sostenere in pubblico che si tratta di parole impegnative e vincolanti.

In questa epoca gli impegni sono sempre più considerati a tempo e condizionati: stiamo insieme finché ci va, poi si vede.

L’amore secondo Bauman: “La passione passa, i sentimenti bisogna coltivarli”

Secondo Bauman la tendenza del nostro tempo è a vivere i sentimenti come se fossero uno dei tanti beni di consumo, come il televisore nuovo o lo smartphone ultimo modello.

In questo mondo è ovvio che i sentimenti tendano a svalutarsi e perdano di valore. In altri termini, i sentimenti degradano a emozioni, che in quanto tali sono passeggere e facilmente rimpiazzabili.

È quanto Bauman ha espresso, tra l’altro, nel suo libro “Amore liquido” del 2003: in questo testo si parla della dicotomia, della frattura che si può determinare dentro di noi tra il bisogno di un amore vero e la voglia di sperimentare emozioni sempre diverse.

Se è l’amore vero che vogliamo, questa la tesi del filosofo, allora dobbiamo lavorarci su, perché i sentimenti vanno coltivati con un impegno quotidiano.

Costruire un rapporto duraturo e significativo costa fatica. Soprattutto impone di rinunciare alle relazioni usa e getta, quelle in ci si mette perché ci si è stufati di quella precedente.

È un po’ come la relazione che un drogato ha con la sua sostanza: a un certo punto la solita dose non basta più e bisogna cambiare la quantità o addirittura cambiare sostanza…

No, meglio un amore vero. Costa molto più impegno e fatica, ma la ricompensa alla fine è molto maggiore e ripaga di tutti i sacrifici.