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Il tipo ideale di donna che la moderna società dei consumi e della pubblicità promuove – specie dalle parti di New York e di Londra – è quello della donna glamour, sensuale, stangona, meglio se nordica.

Perché siamo tutti anti-razzisti qui, ci mancherebbe, ma suvvia, le “tedesche” (usiamo la parola in senso molto lato) sono più belle…

Si tratta di un modello euro-centrico che ci viene inculcato fin da quando siamo bambini, una colonizzazione culturale tanto soft quanto potente ed efficace.

Una colonizzazione della bellezza standard che ci dice, più o meno sottilmente, che tutto quello che non si conforma allo stampino è indegno di considerazione.

Bullshit, come dicono gli anglos: stupidaggini. Sarebbe ora di riappropriarci dei nostri canoni di bellezza.

Anzi, meglio: sarebbe ora di ricominciare a vedere la bellezza che ciascuna creatura umana regala al mondo, tanto più preziosa quanto meno è convenzionale e conforme a un presunto modello “normale”.

Una bellezza come quella di Frida Khalo (1907 – 1954), donna baciata dalla sfortuna ma dotata anche di una fortissima personalità.

Una donna capace di scrivere cose come questa:

Ti meriti un amore

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,
per tutte le ragioni che ti fanno
alzare in fretta,
per i demoni che non ti
lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia
sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te,
che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via le
bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.