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Da più di un secolo ormai sia la comunità scientifica che il pubblico si chiedono se l’ordine in cui i fratelli entrano in famiglia abbia una qualche conseguenza duratura sul corso della vita successiva.

Adesso una ricerca condotta dall’università tedesca di Lipsia sembrerebbe confermare secolari certezze aneddotiche: e cioè che i fratelli (e soprattutto le sorelle) maggiori sono obiettivamente più intelligenti.

Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori tedeschi hanno impiegato tre grandi database tratti da tre Paesi, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. I dati hanno riguardato più di ventimila persone e quindi si ritiene siano particolarmente significativi.

Più intelligenti, si diceva. La ricerca però non ha fornito prove che l’ordine di nascita abbia una qualche influenza su caratteristiche diverse dall’intelligenza (misurata coi consueti test IQ), come per esempio estroversione, stabilità emotiva o capacità di immaginazione.

È un luogo comune piuttosto diffuso che i figli maggiori siano più rispettosi delle regole e che quelli più piccoli abbiano invece la tendenza a essere più riottosi alla disciplina. La ricerca tedesca non sembra confermare questa credenza diffusa.

Piuttosto ha dimostrato che l’ordine di nascita influisce sull’intelligenza, sulla salute e sulla capacità di intrattenere relazioni personali.

Quel che è emerso dallo studio, in altre parole, è che fratello e sorella maggiore hanno la tendenza a essere più intelligenti dei fratelli più piccoli. In particolare sembrano avere una maggiore capacità di capire i concetti astratti e anche una maggiore capacità linguistica.

 

Sul perché questo accada, però, i ricercatori non hanno risposte precise. Una ipotesi è quella per cui i migliori risultati dei fratelli maggiori sarebbero dovuti alle più grandi aspettative riposte in loro dai genitori, il che li incoraggerebbe a impegnarsi di più rispetto ai fratelli minori.

Sul piano della salute, però, la ricerca ha mostrato un leggero vantaggio dei fratelli minori. Ciò è stato spiegato col fatto che i fratelli maggiori, contraendo per primi eventuali batteri, renderebbero più forte il sistema immunitario dei loro fratelli più piccoli.