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Curiosità

La notte di San Lorenzo, le stelle cadenti e come fotografarle

Come ogni anno in agosto, il cielo notturno è lo scenario di un maestoso spettacolo della natura. Nella sua orbita intorno al sole, d’agosto il nostro pianeta incrocia le Perseidi, uno sciame di meteore che nella tradizione popolare sono anche dette “lacrime di San Lorenzo” (la ricorrenza del santo cade oggi 10 agosto) o, più comunemente, “stelle cadenti”.

Questa suggestiva pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino a oltre il 20 di agosto e in genere ha il suo il picco di visibilità intorno al 12 agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili a occhio nudo ogni ora.

In quest’estate 2019 si prevede che il massimo della visibilità sarà tra il 12 e il 13 agosto. Con una avvertenza, però: quest’anno a Ferragosto ci sarà la luna piena, il che renderà ovviamente un po’ più difficile osservare le meteore.

Se siete appassionati di fotografia, sappiate che potete comunque portarvi a casa ottime immagini delle Perseidi anche con la luna di mezzo. Qui di seguito vi diamo alcuni consigli che possono aiutarvi nell’impresa.

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Innanzi tutto orientatevi verso Nord Est, è da quella parte, infatti che sta la costellazione di Perseo. L’ora più propizia, dal punto di vista fotografico e non solo, è poco prima dell’alba: in quei minuti infatti la luna toglie il campo tramontando, il che renderà ovviamente più visibili le scie delle Perseidi.
Se ne avete la possibilità, scegliete un posto dove non ci sia inquinamento luminoso.

Dal punto di vista dell’attrezzatura fotografica, vi serviranno una macchina reflex, un treppiede, un obiettivo grandangolare e un telecomando per scattare le foto senza toccare il corpo macchina. Per ottenere buone foto notturne è infatti indispensabile eliminare il mosso e il mosso (anche soltanto “micro”) è inevitabile ogni volta che si tocca la fotocamera.

La macchina va impostata in manuale e il diaframma va aperto il più possibile (spostando la ghiera o quello che è verso i numeri più bassi).
Come tempo di esposizione si dovrebbe stare tra i venti e i trenta secondi, è questo il lasso necessario per catturare le scie.
Un tempo di scatto superiore a trenta secondi è sconsigliabile, perché in quel caso catturereste il movimento di tutta la volta stellare.

Circa gli iso, difficile dare un numero. Andate per tentativi ed errori. Con un iso troppo alto aumenta il “rumore” di fondo, con uno troppo basso vi perdete le stelle meno luminose.

Buona caccia alle stelle cadenti!

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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Adriano

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