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Ci stiamo già abituando a svegliarci al mattino con il sole ad illuminare le nostre stanze. L’aria primaverile fa tornare la voglia di stare all’aperto, soprattutto nel caso in cui disponiamo di un giardino che ci consente di prendere una boccata d’aria anche quando siamo a casa.

Alcune persone però non riescono a starsene ferme su una sedia a sorseggiare un drink nel proprio giardino… quale migliore occasione, dunque, per dedicarsi al giardinaggio e alla decorazione degli esterni?

Il progetto di oggi prevede la realizzazione di un vaso (o di una semplice decorazione) molto particolare.

Cosa serve

guanti in lattice
cemento

Come procedere

La realizzazione di questo vaso molto particolare richiede davvero poco tempo. Procediamo prima di tutto a preparare il cemento mischiandolo con l’acqua. Se non siamo pratici, ricordiamo di aggiungere poca acqua alla volta per assicurarci che il composto resti alquanto denso.

Appena pronto, versiamo il cemento all’interno dei guanti di lattice, facendo attenzione ad eliminare eventuali bolle d’aria. I guanti dovranno essere ben pieni, il cemento dovrà arrivare ai bordi.

Per ottenere un migliore risultato finale dovremo evitare di annodare i guanti: lasciamoli aperti e poggiamoli in un vaso piccolo, in modo che le “mani” siano pronte ad afferrare le piante che vi posizioneremo al loro interno.

Il cemento dovrà asciugarsi bene. Attendiamo un’intera notte e, prima di procedere alla rimozione dei guanti in lattice, assicuriamoci che si sia indurito sufficientemente. Se notiamo la presenza di umidità, evitiamo di toccare e attendiamo che asciughi ulteriormente.

Una volta rimossi i guanti, le nostre mani saranno pronte ad accogliere le piante da giardino e, come vedremo, perfezionandone i dettagli (unghie, pieghe, ecc.) possiamo raggiungere un risultato veramente stupendo.

Ecco il video che vi illustrerà la realizzazione passo passo

Oltre ad utilizzarle come vasi, le mani in cemento si prestano anche al semplice scopo decorativo. Un’idea, ad esempio, sarebbe quella di far “fuoriuscire” le suddette creazioni dal terreno del nostro giardino.