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A volte il nostro carattere ci mette nei guai, ma è nostro orgoglio a farci perseverare

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Essere buoni non significa né essere stupidi, né essere inferiori agli altri, né che dobbiamo farci mettere i piedi in testa. Essere buoni non significa neanche che dobbiamo essere degli ingenui e farci fregare dalla gente.

Essere buoni significa non avere cattivi sentimenti verso le persone ed essere pronti a dare una mano al bisogno, ma senza che gli altri si approfittino di noi, in effetti, ci sono situazioni dove dobbiamo dire “no” e non per questo siamo meno buoni, semplicemente ci amiamo e ci rispettiamo.

La bontà è una qualità innata che tante volte può essere nascosta e non la tiriamo fuori, il più delle volte per via dell’orgoglio.

Il nostro carattere ci mette nei guai, ma è il nostro orgoglio a farci perseverare. Esopo.

L’orgoglio è semplice ego. L’orgoglio è superbia, è voler sentirsi superiori agli altri.

L’unico simbolo di superiorità che conosco è la bontà. Ludwig van Beethoven.

Ma perché nasce l’orgoglio? Perché c’è questo bisogno di voler sentirsi superiori agli altri? Semplicemente perché si è coscienti di essere piccoli! Si tratta di un meccanismo mentale che nasce per mascherare noi stessi davanti agli altri, ed è così che si ricorre a certi atteggiamenti e ci si mostra capaci di tutto, ma questo nasconde il bisogno disperato di trovare l’approvazione altrui.

Colui che è troppo piccolo ha un grande orgoglio. Voltaire.

Chi è orgoglioso vive un continuo conflitto interno che lo porta alla sofferenza.

Invece, le persone buone sono felici. Non c’è nessuna maschera da indossare, nessuna reputazione o altro da difendere, niente da dimostrare. Semplicemente si è sé stessi, si vive nel rispetto nostro e altrui, si imparano valori come la gratitudine e si vive in tranquillità, senza nessun tipo di ansia.

Le persone buone, se ci pensiamo, sono sempre allegre. Ernest Hemingway.

Apriamo una piccola parentesi: se sono gli altri a metterci in questa situazione, ovvero, nella situazione di dover mostrarci sempre al top, rigidi, con delle maschere, forse dovremo circondarci da persone diverse.

E, in fondo, che senso ha vivere nell’orgoglio e nella continua sofferenza?


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