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Secondo Freiherr Knigge, le buone maniere possono essere paragonate ad un cuscino pieno d’aria: vuoto ma utile a rendere meno “dolorosi” gli incontri sociali. Nei suoi libri parla di galateo e riti sociali. Di seguito riportiamo le principali regole da seguire in occasioni formali.
#1 Posate
Al ristorante le posate dovrebbero essere utilizzate come un vero linguaggio in codice, come una sorta di lingua dei segni. A seconda di come si sistemano nel piatto, il cameriere saprà come comportarsi.
Sebbene questa pratica sia poco comune nei ristoranti di bassa e media fascia, rimane ancora valida per i locali raffinati.
Ore 4:20 – Le posate che segnano questo orario sul piatto inviano al cameriere il messaggio “Ho finito, puoi prendere il piatto”.
Ore 8:20 – In questa posizione si comunica al cameriere di passaggio che si è nel mezzo di una pausa, ma che si ha intenzione di continuare la portata davanti a sé.
Ore 20:20 (croce) – Questo messaggio non è universale, ma le persone che ripongono volutamente le posate in questo modo intendono comunicare che il cibo non è buono.
Ore 7:40 – La posizione indica che hai terminato e che hai apprezzato.
#2 Disposizione dei posti
Innanzitutto il bon ton prevede che il padrone di casa o organizzatore della cena decida la disposizione dei posti, che deve essere rispettata da tutti i commensali. A sua volta il padrone di casa dovrà rispettare alcune regole, prima tra tutte l’alternanza tra uomini e donne.
Il principio è quello di favorire la comunicazione tra gli ospiti, non solo tra coppie o conoscenti intimi. I coniugi non dovrebbero sedersi vicini, ma questa regola viene spesso inosservata.
#3 Tovagliolo
Per molto tempo la consuetudine era quella di poggiare il tovagliolo sulle ginocchia non appena venivano servite bevande e cibo. Ora la regola generale è quella di essere “già pronti” a mangiare, dunque di posizionare il tovagliolo prima che i piatti arrivano in tavola.
Se ci si alza per un momento, il tovagliolo deve essere riposto sul tavolo e non sulla sedia. Mentre prima si faceva attenzione ai dettagli, ora può essere riposto sia a destra che a sinistra, a seconda dello spazio disponibile.
#4 Appuntamento romantico
Un tempo le regole riguardavano perlopiù il comportamento dell’uomo, che doveva comportarsi da cavaliere mantenendo la porta, porgendo la sedia e così via.
Oggi non si può ignorare il superamento dei ruoli di genere e l’esistenza di coppie dello stesso sesso. La regola generale è che a guidare la serata sia la persona che ha invitato.
Se l’uomo si sente a disagio nel ricevere una tale attenzione, meglio lasciar fare a lui e tornare alle origini del bon ton.
#5 Intrattenimento
Mangiare insieme è un’attività sociale e non c’è nulla di peggio che un pranzo o una cena silenziosi. La regola fondamentale è quella ripetuta continuamente ai bambini: con la bocca piena non si parla.
Secondo le regole delle buone maniere, non si devono porre domande, soprattutto se dirette ad una persona in particolare. In questo modo si metterebbe in imbarazzo se colto nel mezzo della masticazione.
#6 Cin cin
Per il brindisi e non solo, i calici del vino devono essere sollevati dal gambo e non afferrati come un normale bicchiere d’acqua. Questa regola nasce dal fatto che il contatto della pelle con il vetro altera la temperatura del vino.
#7 Telefono
Il bon ton ma soprattutto il buon senso richiedono l’abbandono del telefono durante le attività conviviali. Le persone che non la rispettano sono tante: pensate ai commensali che si sentono esclusi.
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