Tutti indistintamente, sia i bambini che gli adulti, hanno un’avversione agli ordini diretti, specialmente quando chi avanza la richiesta non ha un’ autorità per dettarli. Le persone che obbediscono a questi ordini, nella maggioranza dei casi lo fanno controvoglia o con forte risentimento, e tutto ciò può significare che il compito verrà svolto NON TROPPO BENE!!!
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Per ovviare a questo, esistono alcune tecniche per convincere le persone a fare ciò che viene loro suggerito. Il segreto sta nel convincere la persona a svolgere quel determinato compito perchè e lei stessa che lo vuole, non perchè lo debba fare per forza.
1. Usare una parolina magica
Mio padre e mia madre quando ero piccolo mi ripetevano che ‘per piacere’ era la parola ‘magica’. Infatti ho capito presto che per cominciare una frase con ‘per piacere’ in effetti aumentava le probabilità di ottenere più facilmente quello che avevo chiesto di fare. Le persone tendono a soddisfare nella maggioranza dei casi le richieste fatte con gentilezza ed educazione, a meno che non abbiano altre ragioni per non farlo.
Anche i più piccoli risponderebbero in maniera più positiva se le richieste, cominciassero con la parola ‘per favore’. La causa del fatto che queste cose vengono interpretate come se il bambino avesse un controllo sulla richiesta stessa, e tutto questo potrebbe procurare meno frustrazione e stress.
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2. Vai oltre il ‘prego’
Quando ringraziate, la maggior parte delle persone rispondono con un ‘prego’. Per rendere la tua risposta più incisiva, prova ad aggiungere un ‘so che tu faresti lo stesso per me’. Questo richiama il principio psicologico della reciprocità. Quando una persona riceve qualcosa da un’altra persona (qualcosa di tangibile come un oggetto, o di intangibile come un complimento), essa diventa psicologicamente predisposta a dare qualcos’altro in cambio. La reciprocità aumenta le probabilità di vedere soddisfatte le richieste future.
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3. Chiedi impegno
Con un impegno verbale possiamo aumentare la probabilità che la richiesta venga soddisfatta. Questo metodo si basa sul principio psicologico della coerenza e serietà, infatti di solito le persone tendono a fare quasi sempre quanto promesso, perchè solo il non mantenere la parola data potrebbe provocare dei sensi di colpa.
Anche i più piccoli rispondono in maniera positiva a richieste che includono il ‘per favore’. Ciò a causa del fatto che questo tipo di richieste vengono lette come se il ricevente avesse un certo livello di controllo sulla richiesta stessa, e ciò produce meno frustrazione.
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Esempio:
Mamma: Voglio che metti in ordine la tua cameretta prima cena
Figlio: Ok, lo faccio
Mamma: E’ vero che posso contare su di te? Non mi deludere
Figlio: Si, metto in ordine la camera appena finisco con i compiti
4. ‘Nascondi’ l’ordine
Cioè componi la frase della richiesta diretta con parole meno aggressive. Per esempio:
Ordine: Lavati le mani
Ordine nascosto: Potresti lavarti le mani prima di venire a cena per favore?
5. Dai per scontato che la richiesta verrà soddisfatta
Componi la frase dando per scontato che la persona abbia già portato a termine la richiesta o che la porterà a termine. Questo semplice modo di dire le cose, dà l’illusione che sia stato fissato un impegno. La maggior parte delle persone acconsentirà all’impegno implicito e si sentirà quasi obbligata a soddisfarne la richiesta. Se aggiungessimo alla richiesta un senso di importanza e urgenza, noterete che l’impegno aumenterà ulteriormente come la probabilità che tutto venga fatto, così come aggiungere anche degli incentivi. Per esempio:
Mamma: Dopo che hai pulito la cameretta, perchè non ci andiamo a prendere un gelato?
Oppure: Per favore potresti iniziare a pulire il pavimento (porgendo l’aspirapolvere) mentre io spolvero i mobili?
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6. Cerca di fare in modo che la persona si offra volontariamente
Introdurre un senso di complicità e apprezzamento alla conversazione aumenta le possibilità che l’ordine venga eseguito, bisogna mostrare molto rispetto per le competenze altrui. Di solito, la gente ci tiene a mettere in mostra le proprie attitudini e capacità, spesso capita che soltanto con una semplice parola di ammirazione e stupore, ci permetterà di approfittare di questa comune tendenza. Se proprio hai bisogno di aiuto, per qualsiasi cosa, cerca una persona che sia brava in quella cosa specifica, e durante la conversazione nascondi la vera richiesta, potresti dire: “Sto lavorando a questo progetto e sto avendo delle difficoltà. Mi chiedevo se anche tu avessi mai avuto lo stesso problema?” Un esperto in quella specifica mansione, noterete che avrà seri problemi a non offrirsi come volontario per aiutarti. Questo modo furbesco, crea l’illusione che la persona stia volontariamente offrendo il proprio aiuto, mentre nella realtà, siamo noi che li abbiamo portati fino a a quel punto, senza neanche che se ne rendessero conto.
