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Un metodo davvero originale e veloce per cuocere la pasta in pochissimo tempo e con ottimi risultati. Provare per credere!!!

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Chiunque è in grado di cuocere della pasta, soprattutto qui in Italia, patria riconosciuta di questo insostituibile alimento. Allora, come si cucina la pasta? Prendiamo una pentola, riempiamola di acqua, mettiamola sul fuoco e attendiamo che inizi a bollire prima di poterla calare. Sì, il procedimento è questo… ma siamo sicuri che sia il migliore?

Consideriamo un attimo alcuni aspetti sui quali normalmente non ci si pone alcun tipo di problema: il consumo di acqua ed energia. Nel caso dell’acqua, se riflettiamo, lo spreco non potrebbe essere più che evidente: un’intera pentola colma d’acqua per cuocere poche centinaia di grammi di pasta prima di buttarla via. Per far giungere a bollore diversi litri di acqua, inoltre, serve non poco calore – in questo caso proveniente dal fuoco a sua volta alimentato dal gas oppure dall’elettricità. Insomma, sprechi su sprechi.

Sulle stesse confezioni di pasta viene talvolta riportata la necessità di utilizzare 1 litro d’acqua per cucinare 100 grammi di pasta.

Ebbene, c’è un modo non solo per evitare questi evidenti sprechi ma anche per ottenere una cottura migliore, soprattutto nel caso della pasta lunga, come gli spaghetti.

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Mettiamo da parte la pentola e muniamoci invece di padella, una padella del diametro adeguato per accogliere l’intera lunghezza dello spaghetto. La maggiore superficie consente alla pasta di adagiarsi completamente sul fondo (al contrario della pentola, dove una buona parte degli spaghetti rimangono fuori per qualche tempo).

Dunque, adagiamo gli spaghetti nella padella (vuota) e solo dopo procediamo a coprirli di acqua fredda, naturalmente nella quantità minima necessaria, senza abbondare. Ecco svelato il primo “trucco” di questa modalità di cottura: calata in acqua fredda, la pasta non si attaccherà.

Altro aspetto: minore quantità d’acqua, minore tempo di cottura, consumi sensibilmente ridotti.

Allora, che dite? Diamo una possibilità a questo modo “strano” di cuocere gli spaghetti? Del resto, a pensarci, sembrerebbe in realtà il metodo più logico che possa esserci, contro l’abitudine e la tradizione di consumare inutilmente risorse ed energia!

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