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Tatuaggi che cambiano colore: a seconda dei valori di glucosio, albumina o Ph del sangue il loro colore cambia.

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Da millenni i tatuaggi rappresentano la forma di manipolazione del corpo più diffusa al mondo. Si ha prova della loro esistenza già al tempo degli antichi egizi.

Si ritiene che tra le funzioni dei tatuaggi, a parte “dichiarare” la propria appartenenza a un determinato gruppo o tribù, ci fosse anche quella di tenere lontane le malattie.

Tutti noi abbiamo letto qualcosa dell’effetto placebo, quindi non è impossibile che questi tatuaggi potessero avere un qualche effetto reale sulla salute di chi li portava, anche se ovviamente piuttosto limitato.

Adesso un esperimento condotto all’Imperial College di Londra sembra restituire un nuovo significato a quell’antichissimo modo di intendere i tatuaggi.

Lo studioso Ali K. Yetisen ha infatti sviluppato dei tatuaggi che cambiano colore in presenza di determinati biomarcatori, ovvero sostanze legate a certe malattie.

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immagine: Yetisen et al. -Angewandte Chemie International Edition

Detto in altro modo, i tatuaggi escogitati da Yetisen sono in grado di misurare i livelli di glucosio, albumina e ph.

Com’è giusto in questi casi, finora sono stati provati solo su animale (dei maiali), in attesa che si riesca a essere sicuri che si tratta di una procedura del tutto innocua per l’uomo.

Il ritrovato sviluppato da Yetisen è capace di “analizzare” il liquido interstiziale, e cioè la soluzione acquosa nella quale sono immerse le cellule e che consente gli scambi biochimici necessari alla vita.

immagine: Yetisen et al. -Angewandte Chemie International Edition

Si diceva che questi tatuaggi cambiando colore “riconoscono” l’albumina, il glucosio e il ph.

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L’albumina è una proteina prodotta dal fegato: scarse concentrazioni ematiche di albumina possono essere il sintomo di malattie renali o epatiche. Il tatuaggio di Yetisen reagisce all’albumina passando dal giallo chiarissimo, quasi bianco (poca albumina) al verde petrolio (troppa albumina).

Il glucosio: se si trovano grosse concentrazioni di glucosio nel sangue, ci possono essere problemi al pancreas e diabete. I tatuaggi rispondono al glucosio trascolorando dal giallo/verde chiaro (poco glucosio) al verde smeraldo (molto glucosio).

immagine: Yetisen et al. -Angewandte Chemie International Edition

Quanto al ph (il cui valore misura il grado di acidità di un liquido), quello del sangue umano si aggira normalmente intorno a 7,4. i tatuaggi di Yetisen rispondono a una variazione del ph da 5 fino a 9, passando dal giallo al blu.

L’unico problema di questi speciali tatuaggi, il motivo principale per cui non sono stati ancora provati sull’uomo, è che il processo è reversibile solo per il ph: una volta che passano al verde petrolio (per l’albumina) o al verde smeraldo (per il glucosio), non c’è verso (ancora) di far tornare i tatuaggi ai colori più chiari.


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