Si dice che il tradimento sia l’altra faccia dell’amore e al giorno d’oggi tante storie finiscono anche per colpa dei social, che non fanno altro che moltiplicare le occasioni, le tentazioni.

Viene da chiedersi se il tradimento costituisca un torto soltanto nei confronti del partner o se invece non sia un’offesa che si reca a tutta la famiglia e soprattutto ai figli.

È chiaro che la prima persona che si fa soffrire è il partner, che viene offeso nel suo centro esistenziale. Chi è tradito si sente perso, disprezzato, soprattutto ferito.

Comincia un processo di messa in discussione del proprio valore come persona che può condurre a risultati devastanti “Perché non mi vuole più?”, “Cosa gli ho fatto?”, “Non mi trova più bella?”, “Che cos’ha l’altra più di me?”…

Tutto ciò può portare a un terremoto che può mandare in frantumi l’intera esistenza del partner.

Ma il partner è una persona adulta, può soffrire molto a lungo e molto duramente, ma alla fine di solito trova le risorse per tirarsi fuori dal tunnel, per tornare a vivere.

Per i figli invece può essere molto più dura. Se la coppia è giovane, di solito i figli sono o bambini o adolescenti.

Se si tratta di bambini, la reazione tipica può essere quella di colpevolizzarsi per la rottura tra i genitori: “Che cosa ho fatto di male, che babbo e mamma litigano di continuo?”.

Non si sa come un bambino possa metabolizzare un simile sentimento.

Se si tratta di adolescenti, il tradimento di uno dei genitori arriva in uno dei momenti più delicati dell’esistenza, quando non si è più bambini e non si è ancora adulti.

Il clima pesante che si può instaurare in famiglia a seguito di un tradimento può essere estremamente destabilizzante. Anche qui, non si sa come può reagire una persona adolescente. Fuga da casa? Fuga in se stessi? Fuga nelle sostanze o nell’alcool?

Lungi da noi ogni moralismo. Le cose succedono, la vita è fatta così. Però teniamo conto che se ci sono dei figli il tradimento non può che coinvolgere anche loro.