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Un anziano uomo di 90 anni in gravi difficoltà economiche ruba un tiramisù al supermercato: la polizia gli paga la spesa

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Un signore di novant’anni ha rubato un tiramisù in un supermercato romano. Non aveva i soldi per comprarlo.

Una situazione purtroppo sempre più comune nella fascia di popolazione più anziana della nostra società. Sono persone costrette ad arrangiarsi con una pensione da fame e che spesso a loro volta costituiscono l’unica forma di sostegno per figli e nipoti magari espulsi dal ciclo produttivo a cinquant’anni oppure costretti a sopravvivere con lavori sottopagati che non assicurano la benché minima dignità quotidiana.

Questo accade soprattutto nelle grandi città, dove sempre più vecchi soli e poveri per tirare avanti sono costretti a frugare nei cassonetti dell’immondizia o a rubare nei negozi.

È quello che è successo a un signore romano di novant’anni, che in un supermercato ha preso dal banco un tiramisù e lo ha nascosto sotto al soprabito senza pagarlo.

Naturalmente la vigilanza si è accorta subito di quel che aveva fatto e ha chiamato le forze dell’ordine.

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Ma per una volta la spietata osservanza della legge ha lasciato il posto al senso di umanità. Gli uomini in divisa infatti non solo non hanno fermato l’anziano, visibilmente sconvolto per l’accaduto, ma gli hanno pagato sia il tiramisù che la spesa e lo hanno accompagnato al treno che lo ha riportato a casa.
«Siamo uomini o caporali?», domandava Totò. Questi agenti sono ancora uomini con una coscienza. Per fortuna.

Ma non è certo con singoli atti di umanità, per quanto ammirevoli, che si può risolvere il problema.

Secondo cifre dell’Istat riportate dalla Caritas romana, nel 2016 si stimava che su 60 milioni e passa cittadini italiani le famiglie in condizione di povertà assoluta fossero un milione e 619mila (quattro milioni circa di persone). Questa cifra vuol dire che sulla popolazione generale l’incidenza della povertà assoluta è stimata al 6,3 per cento.

Come si diceva, sono dati del 2016, ma siccome negli ultimi tempi quasi tutti gli indicatori economici dell’Italia sono negativi, è da ritenere che in tre anni la situazione non sia granché migliorata, anzi, probabilmente è peggiorata.

Il tutto nel sostanziale disinteresse della politica, in tutt’altre faccende affaccendata.

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