Molte donne si sono chieste almeno una volta nella vita “…e se mi taglio i capelli?”

I capelli corti presentano molti vantaggi, tra cui la varietà di stili e la “comodità” per quanto riguarda la loro cura. Nonostante ciò è difficile uscire dal “tunnel” del capello lungo, soprattutto per coloro che fin da bambine sono abituate a vedere la propria chioma di una determinata lunghezza.

Inutile prenderci in giro: la decisione di “darci un taglio” rappresenta qualcosa di delicato per le donne. Per compiere una tale passo, deve esserci una sorta di assicurazione sul risultato… ma chi si fida veramente del proprio parrucchiere e del giudizio altri?

Fortunatamente esiste un metodo accurato per valutare il risultato finale. Questo trucco è stato inventato da un noto hairstylist britannico, John Frieda, fondatore dell’omonima linea di prodotti per capelli.

Il metodo è noto come “la regola di 5,5 cm”.

Cosa dobbiamo fare per capire se i capelli corti fanno per noi:

Posizioniamo una matita sotto il mento in senso orizzontale ed un righello perpendicolare alla matita, per formare un angolo retto.

Con la riga, misuriamo la distanza dal lobo dell’orecchio fino all’interazione della matita. Se la distanza è minore di 5,5 centimetri, allora possiamo andare dal parrucchiere e darci un taglio senza ombra di dubbio. Se la distanza è maggiore, al contrario, il risultato potrebbe non conferire il miglior aspetto al nostro viso.

Ecco un esempio, con le attrici Michelle Williams (a sinistra) e Liv Tyler (a destra).

Come possiamo vedere, i capelli corti sono adatti alle misure del visto di Michelle Williams, mentre la forma e le dimensioni di Liv Tyler vengono valorizzati maggiormente dai capelli lunghi. Secondo John Frieda è tutta una questione matematica, di angoli e dimensioni.

La regola dei 5,5 cm è ormai nota, messa in pratica e consigliata da tutti i più famosi hairstylist del mondo. Non accontentiamoci del vago giudizio di qualcuno, prendiamo matita e righello e scopriamo noi stesse!