Fin dall’antichità l’olio di ricino era un ingrediente molto utilizzato per curare raffreddori e stitichezza. Molti non sanno che l’olio di ricino può essere utilizzato in tanti altri modi.

L’olio di ricino è un rimedio naturale che viene utilizzato anche per i problemi dei capelli. Ecco come utilizzarlo:

Sopracciglia

L’olio di ricino può essere applicato anche sulle sopracciglia. Per chi ad esempio ha esagerato con l’uso della pinzetta per rimuovere i peli dalle sopracciglie, ecco un modo efficace per farle ricrescere, evitando tatuaggi o trucco.

Acquistate una confezione di olio di ricino senza esano e spremuto a freddo. Vi consigliamo di acquistare questo prodotto in erboristeria, farmacie o negozi che si occupano della vendita di prodotti naturali. La sera, prima di andare a dormire, lavate il viso, e applicate una piccola parte del liquido direttamente sulle sopracciglia, aiutandovi con un cotton fioc o con dell’ovatta. Ripetete questo procedimento per qualche giorno e vedrete i risultati dopo poco tempo. Le sopracciglia diventeranno sempre più forti e avranno un colore più scuro.

Capelli

L’olio di ricino può essere utilizzato anche come balsamo per i vostri capelli, inoltre grazie al suo alto contenuto di Omega 9 e acido linoleico, aiuta a prevenire le infezioni che possono bloccare la crescita. Questo liquido penetra il capello in profondità, giungendo sino ai pori e ai follicoli. Applicate una piccola quantità, per evitare la caduta dei capelli e facilitarne la crescita. I vostri capelli appariranno più lucidi, sani e forti.

Sopracciglia

Lo stesso procedimento va fatto per le sopracciglia. Immergete le dita nell’olio e massaggiate delicatamente le sopracciglia. Fate attenzione a non far entrare in contatto l’olio di ricino con gli occhi. Se ciò si verificasse, sciacquate con abbondante acqua e rivolgetevi ad un medico.

Tali informazioni non hanno in alcun modo né la pretesa né l’obiettivo di sostituire una corretta relazione tra paziente e medico, è pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista.