L’abitudine di usare i pavimenti in resina in casa e in ufficio si diffonde sempre di più.
Fino a qualche tempo fa essi venivano utilizzati quasi esclusivamente per la copertura delle superfici commerciali, ma determinate caratteristiche positive hanno fatto sì che essi si adattassero anche all’uso privato e domestico.
Di certo i pavimenti in resina presentano indiscutibili vantaggi, ma non sono esenti da lati negativi: vediamo quali.
Pavimenti in resina
Pavimenti in resina: vantaggi
La resina è un materiale molto apprezzato soprattutto per i seguenti motivi:
- è resistente e versatile
- è un ottimo conduttore di calore
- è monolitica, ovvero, una volta posata, crea un blocco unico, privo di fughe (come invece accade, ad esempio, per le piastrelle)
- è idrorepellente, pertanto non assorbe e non si impregna di liquidi
- è facile da lavare e da mantenere pulita
- il prezzo, all’incirca dai 70 ai 130 euro al metro quadro a seconda di vari fattori, è inferiore a quello di altri tipi di pavimentazione
- offre molte soluzioni estetiche
- può essere posata su vecchi pavimenti senza bisogno di grossi lavori (e costi)
Pavimenti in resina: svantaggi
Tutte rose e fiori dunque?
Non proprio: anche la resina, come ogni cosa del resto, presenta alcuni svantaggi.
Principalmente:
- ha una resistenza molto bassa all’azione dei raggi UV, quindi tende ad ingiallire in modo evidente. Volendo, si possono scegliere già da subito pavimenti in resina in tonalità sul giallo, così da mimetizzare il problema
- la resina è resistente, ma non indistruttibile: col tempo anch’essa può essere soggetta a graffi ed inestetismi di vario genere
- se la superficie sulla quale viene posata non è perfettamente preparata, la resina tende a fessurarsi
- dal punto di vista estetico, anche se i risultati sono soddisfacenti, i pavimenti in resina non danno lo stesso senso di calore di una copertura in cotto o in legno.
A questo punto dunque, visti i pro ed i contro, giudicate voi se vi convenga o no scegliere i pavimenti in resina per la vostra abitazione.
