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Leonardo da Vinci: 5 curiosità sul genio che ha cambiato il mondo

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Se Michelangelo Buonarroti da molti è reputato, probabilmente non a torto, il più grande artista di tutti i tempi, Leonardo da Vinci è stato uno dei personaggi più eclettici e geniali di sempre.

Sono stati tantissimi i campi che hanno attirato l’attenzione del multiforme genio toscano. La pittura e la scultura, naturalmente, ma anche l’anatomia umana, l’architettura militare, la regimentazione delle acque, il volo degli uccelli e così via.

Proprio in quest’anno 2019 ricorrono i cinquecento anni dalla morte. Molto si è scritto in questi mesi per ricordare questo ingegno inquieto e assetato di conoscenza. Nel nostro piccolo, ci aggiungiamo al coro ricordando alcune curiosità – cinque – intorno a questa figura così affascinante e per molti versi enigmatica.

Uno. Beh, s’è anticipato, Leonardo era un tutto fare. Sapeva fare di tutto, si interessava di tutto, era in grado di svolgere i compiti più svariati e non aveva paura di affrontare sentieri nuovi. Della sua Battaglia di Anghiari dipinta al Palazzo Vecchio di Firenze non rimane traccia perché inventò una tecnica nuova di affresco che non resse alla prova del tempo… Pittore eccelso e spericolato, dunque, ma anche scultore, inventore di trucchi scenici, paleontologo, anatomista, ingegnere.

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Due. Animalista e vegetariano. Tra le sue passioni c’erano anche gli animali, che passò molte ore della sua vita a osservare e a descrivere minutamente nei suoi magnifici disegni. Pare anche che fosse vegetariano.

Tre. Tra le sue passioni, lo abbiamo ricordato, a un certo punto ci fu anche quella per il volo. Studiò minuziosamente quello degli uccelli e si mise in testa di inventare un qualche marchingegno che permettesse di solcare i cieli anche agli uomini. Non ci riuscì per mancanza di adeguata potenza motrice, ma non si fece certo scoraggiare da un dettaglio così insignificante.

Quattro. Il cuore è una pompa. Tra i suoi interessi, lo abbiamo ricordato, ci fu anche l’anatomia umana. Una delle sue scoperte fu che il nostro cuore in fondo non è altro che una pompa il cui compito è mettere in circolo il sangue. In un’epoca in cui aprire i cadaveri era considerato sacrilego, non è una cosa da poco: testimonia anche della tempra morale dell’uomo, oltre che della sua insaziabile curiosità.

Cinque. La sua immaginazione non aveva limiti e tra le sue idee, affidate come sempre ai suoi meravigliosi schizzi a sanguigna, ci fu anche quella di uno scafandro che permettesse agli esseri umani di respirare sott’acqua.

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