In una società iper-capitalistica, iper-competitiva e piuttosto spietata come quella americana è spaventosamente facile scendere a precipizio la scala sociale.
Basta prendersi una malattia grave ed ecco che le spese per la cura possono letteralmente gettarti in mezzo a una strada, e non è un modo di dire. Un giorno hai una bella casa con giardino nei sobborghi e il giorno dopo dormi sotto ai ponti al riparo di cartoni e giornali.
Ma siccome nel Paese di Trump il capitalismo è un articolo di fede, il problema, se e quando viene affrontato, lo è in maniera assai utilitaristica.
Si diceva “quando viene affrontato”: perché l’orientamento culturale prevalente, molto protestante e molto americano, è che se sei povero te lo sei meritato, quindi che vuoi?
Ma si diceva dell’approccio utilitaristico. Ovvero: perché non dare ai senzatetto qualcosa da fare? Qualcosa che sia utile alla comunità, per esempio raccogliere la spazzatura dal ciglio delle strade.
È quello che hanno pensato di fare a Little Rock, Arkansas, Sud degli Stati Uniti, la patria dell’ex presidente Bill Clinton.
Il municipio lì ha deciso di pagare ai senza tetto 9 dollari e 25 centesimi l’ora per ripulire dall’immondizia le cunette delle strade cittadine. Tra l’altro 9 dollari e 25 è più del minimo salariale nazionale.
C’è da dire che l’iniziativa sta avendo un buon successo, tant’è che le autorità stanno pensando di estenderla fino al 2020.
Il programma è cominciato lo scorso aprile e finora ha coinvolto più di quattrocento persone, che hanno raccolto più di duemila sacchi di immondizia e lavorato più di 1800 ore.
La gestione dell’iniziativa è a cura di una parrocchia locale, alla quale la città ha corrisposto 80mila dollari per avviare il progetto.
Come s’è detto, finora la cosa è andata talmente bene che si pensa di allungare l’iniziativa fino a settembre del 2020.
A volte per restituire un po’ di dignità alle persone basta poco, giusto un minimo di buona volontà.