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Come educare nel modo giusto i figli: Ecco le 10 regole che dovrebbe seguire ogni genitore.

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Educare è un’arte, azioni complesse e delicate che richiedono soprattutto molta attenzione, sensibilità, capacità creativa. Questo vorrebbe dire, aiutare il proprio figlio a sottolineare le proprie potenzialità per poterle sviluppare, per diventare un giorno indipendente. In poche parole, questo vorrebbe dire adoperarsi per far rispecchiare la personalità del bambino, rispettando anzitutto le sue caratteristiche.

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Ma Come fare a educare nel modo migliore il proprio figlio? Quali modalità e tattiche educative bisogna scegliere? Libertà o regole, Punizioni o premi? Ecco le domande e i dubbi che ha ogni genitore nella gestione del rapporto con i figli.

Ecco le 10 riflessioni che, secondo gli specialisti MIF, potrebbero darci un grosso aiuto nel complicato, difficile ma straordinario “ruolo” di genitore.

  1. Tutti i bambini hanno bisogno di lodi e approvazioni, ma anche di limitazioni, divieti e soprattutto di REGOLE . Infatti senza regole, si rischia di far crescere il proprio figlio, allo stato brado, crescerà convinto che tutto gli è concesso; e quando la vita lo metterà di fronte alle grosse difficoltà, sarà più portato nel sentirsi impreparato e incapace davanti agli ostacoli della quotidianità.
  2. Una cosa molto Importante, e mantenere un clima sereno in famiglia: i problemi di lavoro, lasciamoli in ufficio o in fabbrica, servirebbero soltanto a rovinare la tranquillità in casa, questo ovviamente è necessario e richiede un grande sforzo e self control da parte del genitore, anzitutto questo fa bene a se stessi, per poter mantenere il proprio equilibrio psicofisico  ma anche per conservare un clima disteso e sereno in famiglia.
  3. I figli crescono molto più sereni se i genitori stanno bene insieme; i figli spesso quando un genitore soffre, sono più irrequieti e ansiosi, e se soffrono, il più delle volte non te lo fanno notare apertamente, lo puoi capire soltanto dagli atteggiamenti che dimostra verso di te o verso altri.  Questa condizione emotiva è molto più forte quanto i bambini sono più piccoli, poiché inconsapevolmente, i genitori si relazionano ai figli molto di più attraverso gesti, che non con le parole.
  4. Dialogate più spesso con i vostri figli: la prima colazione o un viaggio in auto, anche soltanto quei 20 minuti verso la scuola, sono piccoli momenti d’oro e opportuni per scambiare due chiacchiere insieme, raccontando qualcosa di divertente improvvisando anche qualche giochetto o battuta veloce. Alla sera invece ognuno può raccontare la propria giornata passata è un buon modo per interagire e comunicare con loro e cercare di costruire un saldo rapporto, basato sull’intesa e la complicità.
  5. L’educazione sessuale va sempre affrontata con spontaneità: scegliete un approccio abbastanza sereno, evitando i tabù; giocare d’anticipo e in modo personale quando i figli sono ancora piccoli; ogni genitore conosce la sensibilità del proprio bambino e sa qual è l’approccio più consono da adottare senza suscitarne in reazioni sbagliate.
  6. Mantenete sempre la calma quando tuo figlio fa i capricci, senza partire in quarta con i rimproveri, è sempre meglio aspettare qualche minuto per  poi risottolineare il divieto in modo tranquillo, ma deve essere fatto in modo fermo e deciso. (Questo è molto importante): i genitori quando sbagliano devono chiedere sempre scusa).
  7. Quando si dice NO!! bisogna esserne profondamente convinti: un “NO” non deve mai diventare un “SI” per sfinimento o esaurimento: i bambini sono degli artisti nel cogliere e sottolineare le debolezze di mamma e papà tirandole fuori sempre nel momento opportuno.
  8. Il “NO” deve servire a costruire l’autostima del bambino e non ad annientarla. Quindi bisogna sempre fare molta attenzione a come ci si pone il divieto, che deve essere puntato sull’azione o sull’oggetto in questione ma mai sulla persona. I “NO” come i SI non devono essere eccessivi: meglio fissare pochi obiettivi, semplici e raggiungibili, e impegnarsi a fondo affinché vengano rispettati.  I bambini non dovrebbero seguire troppe regole, richiedono di essere lasciati liberi in modo da sviluppare autonomia e capacità di giudizio. Inoltre diventano più motivati nel rispettare le regole, se ne capiscono il significato. Bisogna sempre argomentare: il NO deve essere sempre accompagnato da una chiara spiegazione acquisterà un valore molto diverso.
  9. Io per te ci sarò sempre”, questo vale anche per la scuola.  Quando tuo figlio non vuole studiare, può derivare anche dal clima pesante che si respira all’interno delle quattro mura: le liti e il disinteresse rendono difficile il concentrarsi nello studio per averne buoni risultati a scuola . l’unica vera ricetta di sicuro successo è la partecipazione dei genitori: i bambini si sentono motivati e gratificati quando la mamma e il papà si interessano di quello che fanno e sono incentivati nel migliorare.
  10. Attenzione ai castighi e alle grosse punizioni: La strada da seguire è sempre quella del rispetto reciproco e del dialogo: mai alzare le mani, questo atteggiamento non farebbe altro che allontanare sempre di più vostro figlio, una volta che avrete perso il suo rispetto allora si che avrete perso la partita. Anche i castighi, devono essere dosati in base al temperamento del bambino e alla sua età. Il bambino deve sapere che il suo comportamento, se sbagliato, avrà delle conseguenze…La cosa migliore sarebbe quella di aggiungere uno specifico compito anziché togliere al bambino qualcosa a lui importante. Optate sempre per il “castigo educativo”, a quello punitivo, che non farebbe altro che mortificare e irritare ulteriormente il bambino.
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 L’educazione dei figli richiede molta dedizione, pazienza e soprattutto tempo, non dobbiamo preoccuparci per loro, ma dobbiamo occuparci di loro: ogni  comportamento educativo del genitore è tale soltanto se  è riempito d’amore.

P.S. Mi raccomando non lasciateli troppo con i nonni, perderete tutto il lavoro fatto 😀

 


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