Secondo un recente studio, le specie animali con il metabolismo più lento sarebbero più adatte alla sopravvivenza e all’adattamento. Si tratta solo di un’ipotesi con qualche piccolo riscontro tra gli animali che vivono in mare ma che, già ora, affascina molti studiosi.
Chi è pigro vive più a lungo: lo dice la scienza
La vita attiva? È breve. Quella lenta dura di più. Perchè questo? E’ il risultato di una ricerca condotta da alcuni scienziati presso l’Università del Kansas, pubblicata sul Journal of Proceedings of the Royal Society B: Biological Science. Gli organismi e gli animali che hanno un metabolismo più alto hanno una durata della vita minore, quelli che invece hanno un metabolismo più basso, possono godersi invece una vita molto più lunga. In sostanza, chi è pigro vive di più.
Chi è pigro vive più a lungo: lo dice la scienza
Questa ipotesi si applica però a specie e tipologie di organismi e animali differenti e non c’è nessuna dimostrazione pratica che fortifica questo concetto. Quindi bisogna capire se questo sia vero e stabilire con più esattezza il rischio di estinzione di alcune specie. “Forse nel lungo periodo”, afferma Luke Stroz, uno tra i ricercatori dello studio, “la migliore strategia evolutiva è di essere apatici e inerti: più è basso il tasso metabolico, più aumentano le possibilità di sopravvivere”. Insomma, è finita quindi l’epoca della “sopravvivenza del più adatto”, come affermava Darwin. È iniziata a quanto pare quella della “sopravvivenza del più pigro”.
Chi è pigro vive più a lungo: lo dice la scienza
È un collegamento evidente soprattutto per gli animali marini, spiegano i ricercatori. Ma non escludono di trovare dei collegamenti anche in specie che vivono sulla terra. È comunque molto difficile riscontrare questa teoria anche negli esseri umani: essere pigri – anche se in alcuni uffici si potrebbe pensare il contrario – non ha mai aiutato o portato benefici a nessuno.
