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Mirtillo nero e rosso: dopo aver letto questo non smetterete più di mangiarli!

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Il mirtillo (Vaccinium Myrtillus) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Ericacee. Questa pianta presenta proprietà antiossidantiantinfiammatorievasodilatatorie.  mir

Le bacche del mirtillo nero sono costituiti da molti acidi organici, zuccheri, tannini, pectina, le vitamine A, C e, in quantità minore, la vitamina B e i glucosidi antocianici (mirtillina) che danno al frutto il caratteristico colore scuro ed inoltre è responsabile della riduzione della permeabilità capillare e del rafforzamento della struttura del tessuto connettivo, migliorando l’elasticità e il tono. Queste bacche sono particolarmente utili nei disturbi della circolazione sanguigna, in particolar modo quella di origine venosa, e sono utili per chi soffre di fragilità capillare.

Le sostanze presenti nelle bacche migliorano ed aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica degli occhi, ovvero il pigmento della retina, importante per la vista.

Il mirtillo è inoltre molto ricco di vitamina A e C, ma anche di vitamine B1, B2, PP e di sali minerali essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo quali calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio, da cui deriva poi l’azione antiossidante. La presenza degli antociani offre un’adeguata protezione contro la formazione dei radicali liberi e la formazione di placche aterosclerotiche a livello dei vasi sanguigni.

Le antocianine del mirtillo sono efficaci anche per il trattamento degli stati diarroici, delle coliche dolorose addominali e delle cistiti. Se la flora batterica intestinale e a livello vescicale è alterata queste sostanze bloccano l’adesione di alcuni batteri cattivi alle pareti intestinali e vescicali.

Le foglie del mirtillo inoltre, sono costituiti da tannini, glucosidi flavonoidi e glucochina, un insieme di sostanze che riducono i livelli di glucosio (zuccheri) nel sangue. Quindi oltre ad avere un effetto astringente e antidiarroico dei frutti, presenta anche un effetto  ipoglicemizzante delle foglie. Le foglie possono essere utilizzate per chi soffre di diabete, in modo da ridurre l’assunzione di farmaci o di insulina. .

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Dai giovani getti del mirtillo rosso invece può essere ottenuto il gemmoderivato. Questo componente ha un effetto antinfiammatorio dell’intestino. E’ molto efficace per chi soffre di squilibri e coliche intestinali e in caso di stitichezza o diarrea. Proprio per queste sue proprietà il mirtillo rosso può essere utilizzato nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, perché elimina la flatulenza, causata dalla fermentazione delle feci, riduce l’infiammazione delle pareti ed equilibra il buon funzionamento dell’intestino, soprattutto del colon.

Biologa Nutrizionista: Maria Leonardi


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