Dopo il matrimonio e la maternità rompere con la propria cerchia di amiche/amici non solo fa male all’umore, può anche far male alla salute.

Sembra dimostrarlo uno studio dell’Università di Oxford che pone l’attenzione sulle conseguenze sociali e sanitarie di un moderato bere in compagnia (“social dirinking”).

Che lo studio britannico si concentri sul riunirsi intorno a un boccale di birra al pub non fa meraviglia, perché da quelle parti è così che la gente si rilassa dopo una giornata di lavoro. Si ordina una pinta, ci si riunisce attorno a un tavolo e si chiacchiera del più e del meno in attesa di tornare a casa.

Anche se nello studio si parla dell’alcool come strumento per mantenere stretti e vitali rapporti sociali con la propria comunità, non sembra una forzatura tirarne la conclusione che abbiamo anticipato sopra: troncare i rapporti coi vecchi amici da scapoli/nubili non è cosa né buona né giusta, anzi, fa proprio male.

Vedere gli amici al bar è un modo per tenere vivi i rapporti con la propria cerchia sociale, per mantenere una rete di relazioni che sia indipendente da moglie, marito e parenti stretti. Si tratta di una specie di “rete allargata” di conoscenze che può tornare utile nelle innumerevoli difficoltà della vita.

È una rete fatta di appoggi, consigli, aiuti, che può servire ad alleggerire l’ansia, a diminuire la pressione nei momenti di stress. Il tutto con benefici indubbi anche per la salute, perché tenersi tutto dentro, questo lo sappiamo tutti anche senza aver studiato medicina, alla lunga può davvero far male.

Lo studio dell’Università di Oxford, in particolare, sostiene che “coloro che bevono in compagnia hanno più amici sui quali possono contare per averne conforto emotivo o di altro genere; e hanno anche un più stretto legame di fiducia con la propria comunità. È noto che l’alcool innesca il meccanismo dell’endorfina, cosicché è da ritenere che il bere moderatamente in compagnia possa avere gli stessi effetti benefici che hanno ridere, cantare e ballare, strumenti che usiamo da sempre per rinforzare i legami sociali con la nostra comunità”.