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Il Villaggio Più Freddo Del Mondo: Ecco Cosa Vuol Dire Vivere a -71.2 °C

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Chi di voi non si è lamentato del freddo e delle temperature basse di quest’ultimo periodo?! Vi potrà sollevare il fatto che esistono luoghi molto più freddi e gelidi di dove viviamo noi. Bene, stiamo parlando di un villaggio “Oymyakon” situato nella Siberia orientale, non tanto lontano dalla Russia, ed è il paese più freddo del nostro pianeta. Nel 1924 fu registrata la temperatura più bassa mai avuta sul nostro bel pianeta, ben -71.2 °C. E’ difficile pensare che a queste temperature sia possibile la sopravvivenza, ma invece è proprio così. In questo villaggio vivono circa 800 persone e il fotografo neozelandese Amos Chapple stupefatto del fascino di questo paese ha voluto testimoniare con una serie di scatti le condizioni di vita estrema che questi abitanti sono costretti a sopportare. Eccoli qui di seguito.

1C’è solo una strada per poter entrare o uscire dal villaggio ed è chiamata “La strada delle ossa”. E’ stata costruita dai detenuti nei Gulag, ovvero i campi di concentramento sovietici.

2Quando il fotografo Chapple giunse in questo paese rimase allibito dalla desolazione del posto. Nelle strade e in tutto il paese c’era il vuoto assoluto. Niente sembrava resistere al freddo, neanche i monumenti e le statue.

3A Dicembre regna il buio, ci sono solo 3 ore di luce al giorno e la visibilità è molto ridotta per via della nebbia molto fitta.

4La statua di Ivan Kraft, uno dei primi governatori della Yakutia, per tutto il periodo dell’anno è quasi sempre ghiacciata.

5Inizialmente era abitato solo durante l’estate da cacciatori di renne, poi è divenuto un villaggio abitabile durante tutto l’anno sotto le pressioni del governo sovietico che voleva rendere sedentarie le popolazioni nomadi asiatiche.

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6Il fotografo neozelandese pensava che la gente del villaggio fosse abituata a quel freddo intenso ma in realtà no. La popolazione di Oymyakon ha paura del loro freddo.

7Il terreno è quasi sempre ghiacciato, e non permette quindi la coltivazione di nessun tipo di pianta. In inverno la temperatura media è di circa -45 °C e nel periodo estivo molto breve, la temperatura arriva massimo ai 25°C. Queste sono delle scarpe estive che vengono indossate in pochi giorni dell’anno.

8Le case sono riscaldate a carbone 24 h su 24 e grazie a questo, la temperatura arriva anche ai 30°C. In questo modo la popolazione riesce ad assorbire tanto calore per resistere poi alle basse temperature esterne.

9La vita è diversa da quella che viviamo noi. Ad esempio, i telefoni cellulari vengono distrutti irreversibilmente se sottoposti a temperature inferiori ai -40 °C.

10Il fotografo all’arrivo al villaggio indossava un paio di pantaloni fini, in pochi secondi il freddo estremo sembrava gli stesse tagliando le gambe. Tutto il corpo sembrava pietrificarsi.

11Non è possibile la coltivazione e l’alimentazione è molto scarsa. Gli abitanti sono costretti a cibarsi di sola carne di cacciagione, pesce e latte.

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Esiste una stazione di gas lungo la strada e gli operai della stazione sono costretti a lavorare solo ogni due settimane per evitare di ammalarsi gravemente per via delle prolungate esposizioni al freddo.

13Lungo la strada ci sono piccoli bar che vendono zuppa calda di renna allo scopo di riscaldare gli automobilisti.

15I bagni sono costruiti fuori dalle case in modo che l’acqua nelle tubature non si congeli. Non ci sono sistemi fognari, ma una fossa protetta da una costruzione in legno.

16Gli impianti di riscaldamento con le colonne di fumo sono attive 24 ore al giorno, per tutto l’anno.

17Il fiume Indigirka, presente in questo paese, non è ghiacciato, per via di sorgenti di acqua calda sotterranea. Quest’acqua calda sotterranea viene estratta ed usata dalla popolazione.

18C’è solo un negozio in città che fornisce oggetti di prima necessità alla popolazione.

19Gli allevatori si occupano dell’allevamento degli animali che si trovano in una struttura costantemente riscaldata.

22La popolazione è rappresentata da indigeni della Yakutia, ma c’è anche gran parte della popolazione russa e ucraina emigrata durante il periodo sovietico.

20Per avviare gli autoveicoli, gli abitanti utilizzano un bruciatore per sciogliere il ghiaccio.

 

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