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Ecco le conseguenze di chi impone a se stesso di essere troppo forte per troppo tempo.

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Il ruolo che la società riserva per le donne è all’origine delle comuni dinamiche che avvengono tra le mura domestiche, in famiglia o tra amici. La donna si sente costretta a seguire un determinato schema e a non uscirne mai: deve essere madre, moglie e lavoratrice al massimo del suo potenziale.

Questa sorta di “gioco di ruolo” che va avanti da secoli, o meglio da millenni, fa pressione sulle donne in qualsiasi contesto della vita. Di conseguenza il sesso femminile tenta di stare al passo, di dare il meglio di sé e di non staccare mai la spina… finché l’esaurimento emotivo.

Perché lo chiamiamo esaurimento emotivo? Perché la fonte principale di questo malessere generalizzato risiede soprattutto nei rapporti interpersonali.

La reciprocità in un rapporto, qualunque sia la sua natura, è fondamentale per sentirsi appagati. Quante volte ci mettiamo a completa disposizione di una persona che poi non mostra alcun segno di riconoscimento, o peggio dà per dovuto ciò che abbiamo fatto?

 

Ora estendiamo la stessa dinamica a tutte le persone che ci circondano: partner, amici, familiari, colleghi. Continuiamo a mostrarci forti perché è questo il ruolo che la società ha scelto per noi, ma la verità è che il nostro corpo e la nostra mente non possono sopportare più di tanto.

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Quando si giunge ad un limite qualcosa si “rompe” all’interno di noi. Basta un piccolo momento di lucidità, una valutazione obiettiva per capire di non essere invincibili né insensibili.

Stanchezza fisica, mancanza di motivazione e irritabilità sono alcuni dei sintomi dell’esaurimento emotivo.

Come si combatte l’esaurimento emotivo? In realtà la soluzione è più semplice di quanto si pensi, anche se l’ostacolo principale è proprio la nostra mente.

Il riposo è fondamentale per “ricaricare” corpo e spirito, ma attenzione all’interpretazione. Per riposare non basta trascorrere un’ora sul divano a vedere la tv, talvolta occorre dire “no”.

Riservare del tempo per se stessi, praticare un hobby, viaggiare o semplicemente camminare in un parco. In altre parole, fare ciò che si desidera realmente – non ciò che la gente ritiene che dovremmo fare per “rispettare il nostro ruolo”.

Solo così è possibile combattere l’esaurimento nervoso… e solo così è possibile prevenirlo.

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