Per avere un giardino sempre in ordine bisogna curarlo costantemente e soprattutto tagliare in modo regolare l’erba. Soprattutto quando ci si occupa in prima persona del proprio prato la fatica non tarda ad arrivare.

La buona notizia è che, molto probabilmente, nella cura del vostro prato eseguire un lavoro non strettamente necessario. Di seguito vediamo come riciclare l’erba tagliata!

Dall’esterno può sembrare che il passaggio del tagliaerba nel proprio giardino non sia affatto un lavoraccio, anzi, magari in tanti pensano sia rilassante. Chi lo fa, invece, sa bene che non si tratta di una semplice passeggiata all’aria aperta.

Il taglio è infatti seguito dalla pulizia, che consiste nel rastrellare l’intero giardino e trasferire l’erba negli appositi sacchetti da gettare.

Fertilizzante

Mentre al taglio non c’è rimedio, possiamo tuttavia evitare la seconda fare, dal momento che la stessa erba costituisce un ottimo fertilizzante per lo stesso prato.

L’erba è ricca degli elementi di cui si nutre – come l’azoto, il fosforo e il potassio (e ciò non dovrebbe essere una sorpresa) – per cui lasciarla anche solo in parte nel nostro giardino è un modo per risparmiare fatica, tempo e denaro sui fertilizzanti. In tal modo potremo ridurre di almeno il 25% l’uso di fertilizzante appositamente acquistato.

Pacciamatura

Un altro modo per riciclare l’erba tagliata è la pacciamatura.

La pacciamatura è una pratica indispensabile per la protezione delle colture, degli alberi, delle piante e degli arbusti. Questa tecnica non solo previene la crescita della cosiddetta erbaccia, ma conserva l’umidità nel corso dei mesi particolarmente caldi.

Come si esegue la pacciamatura? Molto semplicemente ricoprendo con uno spesso strato di materiale organico la terra che circonda l’albero o la pianta.

Il materiale organico di cui stiamo parlando può essere proprio l’erba del nostro giardino, che dobbiamo in ogni caso tagliare. Se non abbiamo mai pensato di usare l’erba per la pacciamatura, è arrivato il momento di farlo!