Redazione Contatti Impostazioni Privacy

Se mi dici cosa ti fa male io ti dirò cosa hai bisogno di perdonare

Pubblicità

Negli ultimi tempi ci stiamo rendendo conto sempre di più che la mente può esercitare un grande potere sul corpo, sia nel bene che nel male.

È convinzione comune a molte teorie e discipline filosofiche, e oggi è anche un dato scientifico in qualche misura, che i cattivi sentimenti, rabbia, invidia, frustrazione, senso di colpa, risentimento, tristezza, possano avere effetti anche sul nostro benessere fisico, nel senso che lo rendono piuttosto difficoltoso e a volte pressoché irraggiungibile.

Secondo queste concezioni filosofiche e/o scientifiche, il segreto per recuperare la salute e il benessere è nel “purgarsi”, se così si può dire, dei sentimenti negativi. Si tratta in qualche modo di fare “tabula rasa” del passato e di ricominciare daccapo.

Sì, certo, direte voi, ma come? Sembra più facile a dirsi che a realizzarsi. Il “segreto”, se così possiamo esprimerci, esiste e sta nel perdono.

Pubblicità

Perché a un certo punto nel corso della nostra vita dobbiamo fare i conti col passato, nel senso che per andare avanti molto spesso è necessario “metterci una pietra sopra”, come usa dire. E per metterci una pietra sopra non si può fare altro che perdonare, è l’unico modo.

Perdonare noi stessi, innanzitutto. Per le mancanze, le insufficienze e gli errori del passato, per le ferite che abbiamo inflitto agli altri, e anche, e forse soprattutto, per quelle che ci siamo inflitti da soli.

E poi naturalmente occorre perdonare anche il prossimo, perché per poter vivere bene, o comunque meglio, è essenziale che nessuno abbia dei conti in sospeso con noi.

E dopo il perdono il passo successivo dovrebbe essere quello di abbandonarsi alla corrente. La vita ha i suoi ritmi e si suoi cicli: se ci si mette a nuotare controcorrente, è più facile finire sott’acqua. Se invece ci si dispone verso la foce, forse si arriva da qualche parte, magari soltanto nel luogo chiamato tranquillità.

Pubblicità

Ma è già molto, non vi pare?


Potrebbe interessarti anche...