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Inizia a percepire il reddito di cittadinanza e in cambio pulisce le strade della sua città

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Giorni fa in una intervista televisiva una persona del Sud ha posto forse la domanda delle domande: “Ma perché non hanno portato le fabbriche invece ci farci la carità?».

È il solito dilemma filosofico tra dare del pesce a chi ha fame oppure insegnargli a pescare. Sembra che per chi governa a Roma – chiunque sia – portare le fabbriche al Meridione sia un’impossibilità antropologica.

Molto meglio corrompere il Sud con mance come gli ottanta euro o il reddito di cittadinanza.

L’assistenzialismo un tanto al chilo paga subito in termini di voti, portare lo sviluppo invece è fatica e dà risultati solo dopo anni. Il ragionamento del nostro politicante medio, di ogni colore, è: «Ma chi me lo fa fare?».

E quindi ci si accontenta del reddito di cittadinanza.

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Il quale reddito di cittadinanza potrebbe anche essere una buona idea (finché ci sono i soldi), ma si presta con tutta evidenza a truffe e abusi. Come per esempio mentire sulle proprie entrate per ottenerlo. Oppure portare avanti un lavoro in nero nel mentre si percepisce il reddito.

Però non tutti sono disposti ad abbassarsi a questi livelli, c’è anche chi tiene alla propria dignità e vuole restituire alla comunità quel che riceve.

È il caso di Giovanni, una ragazzo siciliano che si dà da fare per dare indietro quel che può alla città in cui vive.

Giovanni Firenze è sposato ed è padre di un bambino di cinque anni. Abita a Castelvetrano e finora si era arrangiato accettando qualunque tipo di lavoro pur di portare a casa il pane.

Lui è un disoccupato vero e quindi ha pienamente diritto al rdc. Però è anche uno che a cui non piace sedersi sugli allori (miseri) e quindi non ci ha nemmeno pensato all’alternativa di starsene tutto il giorno sul divano. No, meglio restituire il debito alla collettività.

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Lui abita in centro città e sa che i marciapiedi dalle sue parti non sono esattamente curatissimi, per cui si è messo già di buzzo buono e ha cominciato a strappare le erbacce, ripulire i muri e spazzare le cartacce.

Bravo Giovanni, così si fa!


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