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Le persone care che vanno via fisicamente dalla nostra vita, ci accompagneranno per sempre in molti modi

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Probabilmente l’unica forma di immortalità che è concessa agli esseri umani è quella che consiste nel sopravvivere nel ricordo di chi ci lasciamo alle spalle.

Finché ricorderemo i nostri nonni o la nostra mamma o papà, loro saranno vivi. E se poi per avventura dovesse esserci da qualche parte un’altra dimensione dell’esistenza, beh, come dire, tanto di guadagnato, se ci si passa l’espressione un po’ triviale.

 

Solo adesso incominciamo a capire qualcosa della fisica quantistica e davvero nessuno può escludere che esistano dimensioni della realtà che sfuggono totalmente ai nostri sensi e che ciononostante sono concretissime e hanno effetti su come funziona il nostro universo.

Del resto quell’energia che ci anima fino a un momento prima di lasciare il nostro corpo, possiamo davvero pensare che vada perduta, che non si conservi da qualche altra parte, che non possa trasformarsi in qualche altra cosa?

C’è davvero motivo di chiederselo. Crediamo infatti che a tutti noi, subito dopo la scomparsa di una persona cara, sia capitato di sentire aleggiare ancora la sua presenza intorno a noi. Una mera suggestione? Un’illusione auto-consolatoria? Chissà, forse anche no.

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Ma a parte queste ipotesi da fisica teorica che sconfinano facilmente nella dimensione filosofica, l’unico modo certo in cui possiamo sopravvivere anche dopo la morte è nel ricordo di quelli a cui abbiamo voluto bene e che ci hanno voluto bene.

Se ogni tanto pensiamo ai nostri cari che non ci sono più, e soprattutto se teniamo da conto quello che ci hanno insegnato in vita e lo applichiamo nella nostra esperienza quotidiana, allora essi continueranno a vivere.

Si tratta di intrattenere un costante dibattito tra noi e il ricordo dei nostri cari: “Babbo come si sarebbe comportato, in questa circostanza?”, “Mamma cosa avrebbe pensato di quello che ho fatto?”

Naturalmente questo durerà soltanto finché vivremo noi, purtroppo, perché la memoria delle generazioni è assai labile e si annacqua o si perde già coi nipoti, ma a noi uomini è concessa solo questa piccola immortalità degli affetti.

Teniamocela cara.

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