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E’ molto importante coinvolgere i vostri figli nelle faccende domestiche: ecco perché

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Volete che i vostri figli diventino degli adulti seri e responsabili? Bene, allora fareste bene a insegnare loro l’abc delle faccende domestiche.

Non è difficile capire perché.

Se una bambina o un bambino imparano fin da piccoli che niente si realizza da solo, come per magia, ma che tutto quanto costa lavoro e fatica, anche solo sparecchiare la tavola dopo mangiato, da grandi saranno più pronti a fare tutti i sacrifici che servono per realizzare i loro obiettivi.

E comunque, che raggiungano o no i loro traguardi (nella vita serve anche fortuna), saranno già abituati all’idea che qualunque risultato si ottiene solo con impegno e lavoro.

Tutto questo è saggezza popolare, si può dire.

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Da che mondo è mondo, infatti, quando i figli raggiungono una certa età tutti i genitori minimamente responsabili insegnano loro a fare qualche faccenda domestica, anche minima: rifare il letto, sparecchiare la tavola, lavare i piatti, lavare l’automobile e così via.

Saggezza popolare, si diceva. Eppure in alcuni Paesi sembra che non sia più così. E le ragioni non sono riassumibili semplicemente in una decadente rilassatezza dei costumi.

Un recente sondaggio commissionato dalla Whirlpool, l’azienda americana che produce elettrodomestici, ha evidenziato che su mille genitori solo il 28 per cento assegnava con regolarità delle faccende ai figli, e questo anche se l’ottantadue per cento dei padri e delle mamme affermava di essere stato educato a fare i mestieri fin da piccoli.

Nel caso americano non è difficile comprendere le ragioni di un tale cambiamento di abitudini: rifare il letto o lavare i piatti non è essenziale ai fini della ammissione al college, almeno non quanto la matematica o la pratica sportiva (stiamo parlando degli Stati Uniti).

Poiché i genitori considerano quello l’obiettivo prioritario, tutto il resto passa in secondo piano e così va a finire che i ragazzi crescono senza aver mai affrontato la noia delle faccende di casa.

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C’è chi comincia a chiedersi se risparmiare ai figli di sparecchiare o di tagliare l’erba del prato non sia far loro un danno, a lungo andare.

Per alcuni, come per esempio la signora Julie Lythcott-Haims, ex preside di facoltà a Stanford, la risposta è ovvia: le faccende domestiche aiutano i ragazzi ad acquisire senso di responsabilità, autonomia e perseveranza, tutti tratti caratteriali necessari a diventare adulti produttivi.

La signora tra l’altro tutto questo lo ha scritto in un libro, che non a caso si intitola “Come crescere un adulto”.

“Se i ragazzi – dice la Haims – sono stati educati a rimboccarsi le maniche e a dare una mano in casa, poi adotteranno questo atteggiamento anche sul posto di lavoro”.


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