Di recente in Gran Bretagna i media hanno ripreso una notizia proveniente della London School of Economics che, a dispetto del nome, estende la sua sfera di studio e di ricerca a molteplici settori, e uno è quello della salute.

Tra le ultime rilevazioni dei suoi ricercatori, ha avuto molto successo mediatico uno studio inerente l’esercizio fisico e la perdita di peso. Il team che ha condotto l’esperimento ha preso in esame la condizione di un gruppo di donne e uomini, sottoponendoli a diversi regimi di attività fisica.

Oggetto della ricerca è, in questo caso, proprio l’esercizio e non la dieta in sé, anche se i due aspetti risultano strettamente legati in quanto entrambi necessari per l’obiettivo finale, ossia il dimagrimento.

La presenza di così tanti entusiasti rispetto alla ricerca della London School of Economics non casuale, dato che ha in pratica smontato il mito dell’esercizio fisico sotto sforzo, della fatica. In poche parole, dallo studio e relativo esperimento è risultato che andare in palestra è meno efficace di una semplice e sana camminata.

Si parla in particolare della camminata veloce, ben diversa dalla passeggiata ma soprattutto distante anche dalla corsa o dal cosiddetto jogging.

Secondo i ricercatori, 30 minuti di camminata veloce quotidiana sono decisamente più efficaci degli sforzi e degli esercizi tipici della palestra. Sottoponendo un gruppo di persone allo stesso regime dietetico ma ad una diversa condotta rispetto all’esercizio fisico (camminata veloce vs palestra va corsa), è risultato infatti che la camminata ha permesso alle donne di perdere 4,3 cm in più nel girovita rispetto alle “colleghe” della palestra; idem per gli uomini che hanno perso in media 3,3 cm in più.

La spiegazione sta nel modo in cui il nostro corpo recepisce lo sforzo regolare, senza scatti e senza strappi. No, non riusciremo a dimagrire sottoponendoci (o tentando di sottoporci) ad uno sforzo fisico pensato appositamente per gli atleti o gli appassionati di fitness. Insomma, bisogna adeguare l’attività fisica alla nostra condizione. Una persona con una vita sedentaria o mediamente attiva non trarrà alcun beneficio dal piano di allenamento di Usain Bolt!