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100 ragazzi hanno creato su WhatsApp un gruppo per ripulire strade, parchi e spiagge della loro città

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A molti di noi accade tutti i giorni di imbatterci in cumuli di rifiuti abbandonati per ogni dove dagli incivili che ci assediano da ogni parte: tipo quelli con l’ultimo SUV che fanno tanto i moderni e gli evoluti e poi buttano la bottiglietta di plastica via dal finestrino della macchina o la carta del gelato sulla spiaggia.

fonte immagine

 

È gente alla quale non ci vergogniamo di augurare tutto il male possibile, anche se dobbiamo ammettere che purtroppo sono la maggioranza, se no non si spiegherebbe tutto lo schifo che dalle Alpi al Lilibeo ammorba quel che un tempo era il Bel Paese.

A volte ci si chiede per quale miracolo i turisti stranieri continuino a venire dalle nostre parti, ma lasciamo perdere…

Quel che è peggio è che non è solo un problema italiano, perché, come si sa, la mamma degli imbecilli è sempre gloriosamente incinta sotto tutti i cieli e latitudini.

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C’è però chi reagisce all’andazzo e si dà da fare per dare una ripulita, nei limiti del possibile. Per esempio un gruppo di ragazzi della città spagnola di Cartagena, Murcia, che ha deciso di usare WhatsApp per “convocare” i membri della banda dando loro appuntamento nei posti dove c’è da dare una bella ramazzata.

In questo modo questi amici hanno dato vita a un gruppo che finora ha raccolto numerose adesioni. I ragazzi come detto si danno appuntamento in un posto e lo raggiungono rigorosamente in autobus, per inquinare di meno. Hanno cominciato la loro opera di “spazzini” volontari sul litorale di Cartagena, raccogliendo tutto quel che c’era: plastica varia, cartacce, mozziconi di sigaretta.

Il nome del gruppo è “Porelmedioambiente.CT” e finora ha raccolto qualche quintale di robaccia, rigorosamente depositandola negli appositi contenitori.

L’iniziativa ha riscosso parecchio successo e i giovani di Cartagena non hanno nessuna intenzione di fermarsi: sono già diverse le “uscite” ecologiche programmate per il prossimo futuro.

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Mettere insieme la facilità di comunicazione che permettono i social network con la protezione dell’ambiente è davvero un’ottima cosa. Non c’è che da augurarsi che l’esempio di questi chicos serva da spunto per molti altri nel mondo.


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