Il fegato è un organo importantissimo per il buon funzionamento dell’organismo. Il fegato ha lo scopo di pulire, purificare e disintossicare il sangue eliminando le sostanze nocive che entrano nel nostro organismo. Per capire se il tuo fegato è ingrossato, devi saper riconoscere i segni e i sintomi, oltre ad effettuare analisi dettagliate e mirate.

Riconoscere Segni e Sintomi
– Fai attenzione ai sintomi dell’itteroL’ittero si può riconoscere quando la pelle, le mucose e la sclera assumono una colorazione giallastra. Questo si verifica perché nel circolo sanguigno si viene ad accumulare una sostanza che dà questa tipica colorazione. Siccome queste sostanze vengono eliminate dal fegato, il loro accumulo ci indica che il fegato non funziona correttamente. L’itterizia si sviluppa quando il fegato è gravemente danneggiato. Rivolgiti ad un medico se mostri questi sintomi.

– Controlla l’addome alla ricerca di gonfiore o distensione
Se notate che la zona addominale è gonfia, questo indica un accumulo di grasso, fluidi o feci. Nel caso di addome gonfio rivolgetevi ad un medico poiché è presente sicuramente del materiale estraneo. Se il materiale accumulato è liquido, potrebbe essere ascite, un sintomo dell’epatomegalia. Spesso questo disturbo è accompagnato da inappetenza, gambe gonfie. Il gonfiore all’addome potrebbe essere accompagnato anche da dolori che potrebbe indicare un fegato ingrossato. Rivolgiti ad un medico.

– I sintomi generali di un fegato ingrossato 
– Febbre,
– Ittero,
– Distensione addominale,
– Riduzione dell’appetito,
– Nausea,
– Vomito,
– Perdita di peso di oltre il 10% rispetto al proprio peso corporeo,
– Feci chiare, grigio chiare o bianche,
– Stanchezza,
– Prurito localizzato o diffuso

Se avvertite spesso questi sintomi potrebbe essere dovuto ad un problema epatico o alla cistifellea. La febbre è segno dell’infiammazione del corpo, il prurito localizzato o diffuso si verifica perché i dotti biliari sono ostruiti e quindi i sali biliari si accumulano nella pelle provocando prurito.

– Riconosci l’angioma stellare (a ragno)

I vasi sanguigni si dilatano da un punto all’altro formando una sorte di ragnatela. L’angioma stellare, spesso, compare su viso, collo, mani e nella metà superiore del torace. Questa manifestazione accompagnata dai sintomi indicati sopra indica un grave problema al fegato. Se i sintomi non compaiono non vi allarmate.

– Ecco cosa fare
Fissa un appuntamento con il tuo medico di famiglia,
Sottoponiti ad un esame fisico,
Sottoponiti al test della Percussione per analizzare lo stato di salute del fegato,
Sottoponiti all’esame della palpazione per poter comprendere se il fegato risulta ingrossato,
Fai un esame del sangue per controllare i valori degli enzimi epatici.

Se il medico con questi esami comprende che qualcosa non va, potrebbe prescriverti altre analisi più approfondite come:
– Ecografia addominale
– Tomografia computerizzata
– Risonanza magnetica addominale
– Colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP)
– Biopsia del fegato

Conoscere i Fattori di Rischio
– L’epatite può causare l’ingrossamento del fegato.
– Un’insufficienza cardiaca destra può aumentare il rischio di epatomegalia.
– La cirrosi è un altro fattore di rischio per l’epatomegalia.
-L’ingrossamento del fegato potrebbe essere dovuto anche a malattie genetiche, metaboliche o al cancro.

ALIMENTAZIONE

Non esagerare con l’assunzione di alcool. L’eccessiva assunzione di alcool può causare danni al fegato. Anche l’assunzione continuata di farmaci può aumentare il rischio di ingrossamento del fegato. I farmaci più dannosi a livello epatico sono: i contraccettivi orali, gli steroidi anabolizzanti, il diclofenac, l’amiodarone, le statine, il paracetamolo e molti altri.
Se assumi spesso questi farmaci sottoponiti a frequenti vistite di controllo.
Non mangiare spesso cibi grassi, come le patatine fritte, gli hamburger o altri cibi spazzatura come quelli dei fast food. Questi provocano un accumulo di grassi nel fegato che causano la distruzione delle cellule epatiche e porta al conseguente gonfiore.

Biologa Nutrizionista: Maria Leonardi