L’anoressia è una malattia che colpisce non sono solo adulti o adolescenti, ma anche bambini. Secondo le ultime statistiche, infatti, un 50% di pazienti affetti dalla malattia ha un’età compresa tra i 12 e i 25 anni, il 30% sopra i 25 anni e il 20% dagli 8 ai 12 anni. Come si può osservare dalle indagini statistiche effettuate da Repubblica, l’età media delle persone affette da questo disturbo dell’alimentazione si è abbassato molto negli ultimi anni.

Tra i malati, il 50% riesce a curarsi e guarisce, il 20 – 30% non riesce a migliorare la propria condizione, causando la cronicizzazione di questo disturbo e il restante 20 – 25% (soprattutto maggiorenni) rifiuta di curarsi.
Le terapie comprendono l’assunzione giornaliera di un determinato quantitativo di cibo e specifici ormoni, collegate a sedute di psicoterapia con i propri familiari allo scopo di risolvere i problemi interni alla famiglia.

Il rifiuto delle cure mediche e dell’aiuto esterno, porta ad una lunga durata della malattia. La malattia se protratta nel tempo porta all’indebolimento delle difese immunitarie che si abbassano vertiginosamente rischiando, nei casi più gravi, malnutrizione, inedia (riduzione di nutrienti e vitamine), amenorrea (nelle donne) ed emaciazione (magrezza e pallore).

Malnutrizione ed inedia, se trascurati, possono portare alla morte.

Molto spesso le persone iniziano a non mangiare e ad avere un cattivo rapporto con il cibo per cercare di apparire come la società ci vuole.

Le ragazze soprattutto cercano di assomigliare sempre più al loro prototipo e in tv ne è pieno. Soffrono per diventare più belle in base alle linee guida del settore della moda. Tutto questo li spinge pian piano a cadere in un vortice in cui è difficile rialzarsi.

Questi dipinti in basso mostrano proprio la sofferenza e il dolore che c’è dietro questa malattia.

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2. Le frecce del dipinto mostrano la tortura che si è costretti a sopportare per avere un piccolo girovita.

3. I capelli tagliati sono un simbolo di depressione che questa malattia porta con sè.

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Vorrei che tutte le ragazze invece si sentissero belle e si accettassero per come sono.