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Perché prima di piangere viene un nodo alla gola? Succede anche a voi?

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Quante volte vi siete ritrovati sul punto di esplodere e vi sarà capitato di avvertire una fastidiosa sensazione di nodo alla gola? Quel classico “nodo” che precede un pianto.Ma cosa succede in quel momento?nodo-alla-gola-e-ansia

Ad Vingerhoets, psicologo della Tilburg University, spiega che si tratta di un fenomeno che rientra nel meccanismo di fight or flight (“combatti o fuggi”), la risposta primitiva e automatica alle situazioni di pericolo che il corpo mette in azione per sopravvivere.

Davanti ad una situazione di allerta, il battito cardiaco aumenta, così come la pressione sanguigna e la respirazione. La glottide, il segmento intermedio della laringe, che si trova tra le corde vocali, si espande per far passare più aria. Ed è proprio in questo punto che si avverte il classico nodo.

Mentre la glottide si apre per favorire la respirazione, tentiamo di imprimerle un movimento inverso, di chiusura: o perché cerchiamo di deglutire (e quindi si contraggono gli stessi muscoli che si stanno aprendo) o perché, nel tentativo di non piangere, cerchiamo di comprimere i muscoli della gola, ancora una volta andando contro alla loro apertura.

In tutti e due i casi, si tende a formare una contrazione muscolare. Niente di preoccupante, poiché questa sensazione passa nel momento in cui torniamo alla normalità e ci rilassiamo.

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