La nostra società tende a privilegiare e pubblicizzare una vita mondana molto fitta, alimentata soprattutto dai falsi miti e dalle “amicizie” dei social network.

In questo contesto le persone che preferiscono frequentare pochi amici e magari passare del tempo da soli invece che in compagnia vengono considerate strane e depresse. Sarà così?

Di seguito vediamo quali sono i tratti caratterizzanti dei solitari.

Amicizie scelte

Essendo solitari, non corrono dietro a qualsiasi tipo di amicizia. Non è importante avere cento amici, bensì uno ma sincero e compatibile con la propria personalità. In altre parole, il solitario sceglie i propri amici e non accoglie chiunque capiti nella sua vita.

Fedeltà

Proprio per gli alti criteri di selezione, i solitari frequentano unicamente le persone che stimano e per cui provano affetto realmente. Un solitario difficilmente frequenta amici o amanti solo per avere compagnia, dunque non avrebbe alcun senso mentire ed essere infedeli in qualsiasi tipo di rapporto.

Mentalità aperta

Chi trascorre molto tempo da solo tende ad utilizzare di più la propria testa. Solitamente i solitari sono curiosi, amano conoscere nuove cose, fare nuove esperienze e approfondire qualsiasi aspetto della vita.

Desiderate andare in viaggio in un luogo ma non trovate la compagnia giusta? Provate a chiedere ad un solitario!

Creatività

Per i motivi già descritti sopra, i solitari sviluppano una spiccata creatività che gli tornerà utile a risolvere problemi che si presentano in modo improvviso. Del resto se si ama fare da soli le cose, inevitabilmente si desidera, allo stesso modo, risolvere i problemi con le proprie forze e la propria testa.

Emotività

Diversamente da chi è abituato ad avere decine e decine di amicizie e relazioni, i solitari investono su pochi e selezionati rapporti. La loro emotività confluisce su un numero limitato di persone, così da sviluppare una maggiore empatia che fa di loro dei buoni amici o amanti.