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Insonnia? Vi basterà seguire questi 4 consigli per non soffrirne più

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L’insonnia è diventato un disturbo diffuso, tanto da coinvolgere oggi 9 milioni di italiani, ai quali vanno ad aggiungersi altri milioni di individui che – sempre limitatamente al nostro paese – soffrono di insonnia transitoria (il dato si attesta al 45% della popolazione).

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È evidente che abbiamo un problema, non in quanto italiani ma come società occidentale nel suo insieme, che di anno in anno osserva un costante incremento dei dati relativi ai disturbi del sonno.

Perché abbiamo difficoltà ad addormentarci?

I motivi sono molteplici e del resto non bisogna essere esperti per dedurli: elevati stimoli cerebrali (anche nelle ore serali), stress e ansia, ma anche fattori in apparenza meno importanti, come ad esempio la qualità del materasso su cui “dormiamo” – o dovremmo dormire.

Il “segreto” del buon riposo viene svelato dalla National Sleep Foundation (sì, esiste una organizzazione no-profit che si occupa di studi legati al sonno).

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Prima di tutto, una volta messi a letto non dovrebbero passare più 30 minuti prima di addormentarsi. Da ciò possiamo dedurre che l’uso di smartphone e tablet dovrebbe essere evitato nel modo più assoluto per poter dormire bene.

Di conseguenza, gran parte del tempo trascorso nel letto (almeno l’85%) dovrebbe essere passato a dormire. In questo modo il nostro cervello assocerà il letto al riposo e non ad un’elevata attività cerebrale (come avviene nell’utilizzo di dispositivi elettronici), dunque proveremo meno difficoltà ad addormentarci.

Altra regola (o meglio, augurio) è di non svegliarsi più di una volta durante la notte. Nonostante i risvegli notturni non possano essere gestiti, possiamo decisamente fare in modo da non stimolarli, ad esempio evitando di bere in eccesso nel corso della serata (per non correre al bagno di notte), mangiare in modo leggero e, ancora una volta, dedicarsi ad attività rilassanti e non stressanti.

Infine, nel caso in cui ci svegliamo di notte, è fondamentale riaddormentarsi entro 20 minuti. Cosa vuol dire? Anche in questo dobbiamo evitare di stimolare troppo l’attività cerebrale: no, posate quel telefono!


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