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Il cartellone che tossisce quando passa un fumatore: l’originale campagna anti-fumo di una farmacia svedese

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Una farmacia di Stoccolma ha di recente fatto parlare di sé per una particolare campagna pubblicitaria. Non stiamo parlando di spot televisivi né di enormi cartelloni con effetto shock affissi in tutta la città, bensì di un cartellone elettronico che mostra un ragazzo con la mano davanti alla bocca. Scandaloso, non è vero?

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Il poster – che pubblicizza una catena di farmacie – è riuscito a turbare l’opinione pubblica svedese perché… tossisce. La tosse del cartellone, nonostante il gelo di questi giorni, non è causata da uno stato influenzale o febbrile, bensì dalle persone che vi passano vicino. Ok, non da tutte le persone ma solo da alcune: i fumatori.

I brillanti autori di questa campagna hanno infatti trovato il modo per far tossire l’immagine dell’uomo qualora rilevi del fumo nei dintorni.

La pubblicità è accompagnata da un messaggio chiaro dove vengono messe in evidenza le conseguenze del fumo passivo: il fumatore non solo mette a rischio la sua stessa vita, ma anche quella delle persone a lui vicine.

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Gli utenti dei social network hanno commentato questa strana ma efficace iniziativa sulla pagina Facebook della farmacia. Le reazioni sono discordanti: da una parte i complimenti dei non fumatori, dall’altra l’indignazione dei fumatori con frasi del tipo – “La Svezia ha altri problemi a cui pensare”, “Siamo in un paese libero” e così via.

Le farmacie sponsorizzate possono ritenersi soddisfatte, tuttavia questa vicenda mostra quanto il vizio del fumo rappresenti tutt’oggi un argomento tabù.

Del resto basteranno pochi giorni per abituarsi all’ennesima campagna anti-fumo, così come è stato per l’iniziativa europea – decisamente più scioccante – di includere foto macabre sui pacchetti di sigarette. Sarebbe interessante conoscere i dati relativi al numero di fumatori prima e dopo la commercializzazione dei pacchetti con le immagini shock ma, a occhio e croce, sembra che tale iniziative non abbia fatto “vittime”.


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