La civiltà di un Paese si misura in generale da come vengono trattati i più deboli, ovvero tutte quelle persone che per un motivo o per l’altro non si possono difendere.
Può trattarsi di cause economiche, i poveri. Può trattarsi di cause fisiche, per esempio i disabili.
I Paesi davvero avanzati, per quanto riguarda questi ultimi, sono quelli in cui una persona con problemi motori può andare anche da sola dappertutto e fare pressoché tutto quello che è possibile ai “normali”.
Prendere il treno, l’autobus, la metropolitana; andare in municipio, al cinema, al ristorante, al supermercato, al mare.
Diciamo la verità, di solito non siamo abituati a pensare all’Italia come a uno di questi Paesi fortunati.
Ma le cose cambiano anche da noi, se Dio vuole, e si moltiplicano sempre più le buone notizie.
Come per esempio quella che arriva da una spiaggia di Bari, dove è stato realizzato uno scivolo attrezzato che permette ai disabili di andare da soli in mare per fare il bagno e anche di fare la doccia quando tornano in spiaggia.
L’ingegnoso “macchinario”, in realtà piuttosto semplice, si compone per l’appunto di uno “scivolo” e di una sedia che ci scorre sopra e che può fare avanti e indietro tra la spiaggia e il mare.
L’attrezzatura è stata inaugurata pochi giorni fa alla spiaggia di Torre Quetta, a sud della capitale pugliese. La prima persona a collaudarla è stata Antonio Caputo, che fa parte della squadra di basket Hbari2003.
La sedia mobile – più che altro una specie di sdraio, in realtà – è alimentata a energia solare e scorre su una specie di rotaia. Com’è ovvio, può essere azionata direttamente dalla persona disabile.
È chiaro che nei paraggi ci sarà sempre un addetto della ditta costruttrice che potrà prestare assistenza in caso di necessità.
Ben fatto. Anche in Italia, qualcosa si muove.